Si faccia da parte chi vuol E ci si riferisce, ad esempio, a quelle ASL torinesi, vere "vestali del rigore burocratico", che vorrebbero applicare alle certificazioni di disabilità, ai fini dell'integrazione scolastica, quelle stesse norme in vigore per l'accertamento medico-legale dell'invalidità civile e finalizzate a tutt'altri scopi (pensioni, indennità, assegni di accompagnamento). Vediamo perché tutto ciò - oltre a causare paurosi allungamenti delle procedure, che impedirebbero alle famiglie di ottenere in tempo utili i docenti per il sostegno e gli altri servizi necessari all'integrazione -, sarebbe anche discriminante e contrario alla Costituzione. L'auspicio, quindi, è che il Governo intervenga immediatamente, anche perché in un momento in cui si stanno realizzando una serie di semplificazioni amministrative, non si sente proprio il bisogno di nuove complicazioni burocratiche di Salvatore Nocera*, Superando 22.3.2012 Un recente articolo pubblicato dal quotidiano «La Stampa» di Torino [L'insegnante di sostegno arriverà solo se l'alunno è invalido per l'INPS, 8 marzo 2012, disponibile cliccando qui, N.d.R.] ha diffuso una notizia che sta creando disorientamento anche presso gli organi locali del Ministero dell'Istruzione. Alcune ASL torinesi (Aziende Sanitarie Locali), infatti, pretenderebbero l'applicazione alle certificazioni di disabilità (ai fini dell'integrazione scolastica) delle recenti norme sull'accertamento medico-legale dell'invalidità civile.
Il fatto è questo: il
Decreto Legge 78/09, convertito dalla Legge
102/09, ha previsto all'articolo 20 (Contrasto alle frodi in
materia di invalidità civile) due nuove norme per
l'accertamento dell'invalidità civile, stabilendo cioè che le
Commissioni Medico-Legali siano integrate da un medico
dell'INPS e introducendo, inoltre, una procedura
telematica, tramite la quale il medico di
famiglia richiede all'INPS un codice, con il quale l'interessato -
sempre on line - richiede all'INPS stesso la fissazione della
visita. Chi scrive concorda con quanti - anche al Ministero dell'Istruzione - ritengono che l'interpretazione di queste ASL torinesi sia eccessiva. Infatti, la Legge 111/11 si limita a prevedere l'obbligo che le Commissioni debbano essere integrate da un medico dell'INPS e basta, non richiamando né la nuova procedura, né la norma dell'articolo 20 della Legge 102/09, che prevede sia la presenza del medico INPS in Commissione, sia la nuova procedura telematica per l'invalidità civile. Se del resto fosse corretta l'interpretazione di queste Aziende Sanitarie Locali, avremmo alcuni effetti paradossali: 1. gli alunni con disabilità verrebbero discriminati ai sensi della Legge 67/06 sulla non discriminazione delle persone con disabilità, poiché essi dovrebbero pagare 60 euro per la certificazione, mentre i compagni non disabili non pagano nulla, non avendo bisogno della certificazione; 2. verrebbe violato l'articolo 34 della Costituzione, secondo cui l'istruzione è «obbligatoria e gratuita» per almeno otto anni; anzi, per gli alunni con disabilità, l'obbligo scolastico si adempie sino al diciottesimo anno di età, secondo quanto stabilito dall'articolo 14, comma 1, lettera c della Legge 104/92; 3. i tempi per il rilascio delle certificazioni di disabilità verrebbero paurosamente allungati - trascinati da quelli dell'accertamento dell'invalidità civile - con enormi ritardi sul riconoscimento dei loro diritti all'integrazione scolastica.
Onde perciò evitare confusioni, il Governo di allora intervenne immediatamente con il Decreto Legge 324/93 - convertito nella Legge 423/93 -, il cui articolo 2, comma 1, con norma di interpretazione autentica, precisava che per la certificazione di disabilità non si dovessero seguire le procedure in vigore per l'accertamento dell'invalidità civile.
Mi auguro quindi che
questo precedente possa convincere il Governo a intervenire
immediatamente, perché - in un momento in cui si stanno
realizzando delle semplificazioni amministrative - non si sente
proprio il bisogno di complicazioni burocratiche. E se già i Governi
precedenti hanno abbondantemente colpito le persone con disabilità,
oggi chi vuol esser "più papista del Papa" sia cortese e si
faccia da parte, lasciando certi compiti a chi di dovere. * Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). |