Organici docenti: pubblicata la CM n. 25 di R.P. La Tecnica della Scuola, 29.3.2012 Confermate le nostre anticipazioni. I posti diminuiscono al sud e aumentano al nord. Attenzione alle aule sottodimensionate. Nel formare le classi bisognerà tenere conto degli alunni con Dsa. Con circolare n. 25 del 29 marzo il Ministero ha trasmesso agli uffici periferici la bozza di decreto sugli organici del personale docente per il 2012/2013. Il testo definitivo del provvedimento non contiene novità sostanziali rispetto a quanto da noi anticipato nei giorni scorsi. Complessivamente l’organico di diritto per il 2012/2013 è perfettamente identico a quello di quest’anno, ma ci saranno compensazioni fra le diverse regioni: in linea di massima i posti diminuiranno al sud e nelle isole a causa del calo demografico, mentre aumenteranno in misura più o meno significativa nelle regioni del Nord. Gli incrementi più consistenti si avranno in Emilia-Romagna e in Lombardia, i cali più vistosi in Sicilia e in Campania. Per quanto riguarda il sostegno viene confermato il tetto di circa 90mila e 500 posti, 63mila dei quali dovranno essere attivati in organico di diritto e resi quindi disponibili per le eventuali immissioni in ruolo. Ulteriori esigenze potranno essere soddisfatte in sede di definizione dell’organico di fatto. La circolare contiene anche un richiamo agli alunni con disturbi specifici di apprendimento sottolineando l’opportunità che, al momento della composizione delle classi si tenga in debita considerazione la presenta di alunni con Dsa (ma che cosa questo significhi nel concreto non è dato di capire). Importante invece il richiamo al rispetto delle norme sulla sicurezza: nella formazione delle classi sarà indispensabile tenere conto della effettiva capienza delle aule e quindi si potrà anche derogare dai tetti previsti dalle norme. Le disposizioni relative ai singoli ordini di scuola non sono diverse da quelle già in vigore. Va segnalato però che per quanto riguarda la scuola primaria le tre ore settimanali di “risparmio” derivanti dalla entrata in vigore dei nuovi ordinamenti anche per le nuove classi prime rimarranno nella piena disponibilità di ciascuna scuola per consentire una gestione più flessibile dell’offerta formativa. |