Profumo: coi libri digitali
costi dimezzati. Editori: infondato

 La Tecnica della Scuola, 29.3.2012

Se il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, dichiara che con i libri digitali le famiglie spenderanno un decimo, gli editori rispondono: affermazioni non fondate perché, evidentemente, non conosce ancora la materia.

''Il costo dei libri nelle scuole medie è di 300-400 euro a figlio, se in una famiglia ci sono tre figli si arriva a un investimento importante. La carta non deve scomparire, ma deve diventare uno dei mezzi a disposizione: possiamo immaginare di avere un piccolissimo libro di formato cartaceo, con un indice ben strutturato, e un 'wiki' (una collezione di documenti ipertestuali che viene aggiornata dai suoi utilizzatori) che puo' essere costruito direttamente dagli studenti, cosi' il libro nasce di carta e domani diventa diverso magari arricchito di interventi stranieri e con un costo ridotto a un decimo.

D'altronde la rivoluzione digitale che viviamo oggi è paragonabile a quella di Gutenberg''.

Questa la dichiarazione del ministro Profumo rilasciata oggi a margine della firma per il nuovo progetto crossmediale presso la Rai col direttore generale Lei.

A stretto giro di posta rispondono gli editori:

“Se le notizie di stampa riportate sono corrette siamo stupefatti rispetto alle dichiarazioni rilasciate oggi dal Ministro Profumo sulla digitalizzazione dei libri scolastici”. Così la reazione del presidente del gruppo Educativo dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Michele Lessona. Che ha aggiunto:

“Il Ministro fa delle affermazioni non fondate perché, evidentemente, non conosce ancora la materia. Non è vero che la carta pesa per il 60% del costo di un libro e non è vero che le spese delle famiglie per i testi scolastici oscillano fra i 300 e i 400 euro: vada a vedere i tetti di spesa per la scuola secondaria di primo grado – si chiama così ora la scuola media - e verifichi gli sforamenti oltre al 10% consentito. Si accorgerà che siamo nell’ordine di qualche punto percentuale oltre il tetto di spesa e che ci aggiriamo sulla metà della cifra da lui indicata”.

“Vorrei inoltre far presente al Ministro – ha continuato – che il tetto di spesa non coincide con la spesa delle famiglie per i libri scolastici perché esiste l’usato che con il blocco delle adozioni è aumentato in modo significativo e arriva in certi casi a coprire oltre il 50%”.

“E’ insomma irreale pensare che con la digitalizzazione dei libri il prezzo scenda al 90% dell’attuale prezzo di vendita – ha concluso Lessona - Questo vale per qualsiasi Paese al mondo. Siamo stupiti davvero per le dichiarazioni del Ministro, a maggior ragione dopo il confronto proficuo di tre giorni fa in audizione con il MIUR proprio sui libri digitali”.