Giù le mani dalla Divina Commedia
Prese di posizione del mondo politico sulla
proposta Tuttoscuola, 13.3.2012 Dopo varie prese di posizione del mondo culturale e accademico per la difesa di Dante e della Divina Commedia, anche il mondo politico scende in campo contro la tesi di Gherush92 che ha proposto di mettere al bando nelle scuole l'insegnamento dell’opera di Alighieri. A Strasburgo l'europarlamentare della Lega Nord Claudio Morganti ha indossato, in segno di protesta, una felpa con la scritta ''Toscana'' ''per ricordare, a quei presunti esperti che intendono infangare il capolavoro che ha reso grande la cultura italiana nel mondo, quanto la mia regione abbia contributo a costruire le radici culturali, non solo del nostro Paese, ma dell'Europa intera''. L'eurodeputato pratese ha presentato anche un'interrogazione parlamentare urgente alla Commissione europea, in cui ha chiesto all'esecutivo Ue se ''sia al corrente di tale situazione'' e ''come intenda agire di fronte a questa sorta di revisionismo storico-letterario che potrebbe mettere a repentaglio un patrimonio comune della cultura e della civiltà europea''. Anche l’on. Paola Frassinetti (Pdl), vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera, in relazione alle polemiche sull'opportunità di insegnare a scuola la Divina Commedia ha preso posizione dichiarando: "Sono sconcertata dalle parole di questi consulenti Onu, che mettono in discussione la Divina Commedia. Per l'Italia e per l'Europa Dante rappresenta un pilastro fondamentale sul quale si basa la nostra cultura e la nostra identità. I giovani non possono che trarre vantaggi dalla lettura della Divina Commedia, che trasmette valori immutabili e fondamentali. Siamo noi semmai a doverci preoccupare che il consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite abbia consulenti così poco competenti".
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