Profumo favorevole Tuttoscuola, 30.3.2012 Il dibattito sui compiti a casa che si è aperto in Francia, dove i genitori sono scesi agguerriti a richiederne la cancellazione, sta aprendo una discussione anche in Italia. Tuttoscuola ha registrato in proposito l’autorevole parere del prof. Vertecchi. Ora sul tema interviene addirittura il ministro Profumo intervistato da SkyTg24 che esordisce rilevando che, rispetto al passato, quando i compiti a casa erano una necessità, ora le forme di partecipazione sono diverse. Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo apre sostanzialmente alla proposta che si sta discutendo in questi giorni in Francia di limitare per gli studenti i compiti a casa (con una sospensione di almeno 15 giorni). “Credo che oggi nella scuola i nostri ragazzi imparino solo una parte delle loro competenze: molti sono input che vengono da altre sorgenti - ha spiegato a SkyTg24 il titolare del dicastero di viale Trastevere - Se quei 15 giorni fossero utilizzati per rafforzare altri canali, perché non farlo”. Per Profumo, quindi, è opportuno limitare “i compiti di tipo tradizionale: le forme di partecipazione degli studenti sono diverse, si possono dare stimoli senza che siano propriamente compiti. È un buon tema su cui ragionare”. “Io facevo una scuola ancora molto tradizionale: c'era un rapporto molto più diretto tra studente e scuola, ma oggi sono cambiati i contorni e possiamo cambiare anche le relazioni”, ha concluso il ministro. La proposta sembra raccogliere adesioni anche in Italia, quindi.
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