Inno di Mameli, per la SVP alimenta divisioni

 Tuttoscuola, 28.3.2012

E’ sbagliato imporre l'insegnamento dell'Inno di Mameli in tutte le scuole, comprese quelle dell'Alto Adige/Sudtirol, perché così si rischia di “soffiare sul fuoco della protesta”, dato che “ci sono già 8 consiglieri provinciali di Bolzano su 35 che chiedono il distacco dall'Italia e questa legge per loro sarà una manna”.

La presa di posizione del deputato della SVP Karl Zeller giunge dopo l'approvazione, in Commissione Affari costituzionali della Camera, del parere favorevole alla legge “Norme su acquisizione di conoscenze e competenze in materia di 'Cittadinanza e Costituzione' e insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole”, che prevede anche l'istituzione di una giornata “dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera”.

“Noi sul territorio cerchiamo di tenere un basso profilo” sulla questione, aggiunge il parlamentare, “per mantenere la pace in una comunità multilingue. Una imposizione come questa verrà però percepita come quando c'era il Duce che voleva trasformarli per forza in italiani” all'epoca del fascismo.

Poi aggiunge che, mentre il Pdl a Roma vuole la legge, “anche i consiglieri provinciali ex An” a Bolzano “stanno sostenendo il 'no' perchè potrebbero esserci teste calde che poi faranno cantare a scuola l'inno di Hoffen”, l'inno ufficiale dell'Impero Austro-Ungarico.

Una mediazione potrebbe essere costituita dalla proposta, avanzata dal centrista Pierluigi Mantini (Udc), di inserire nel parere della Commissione un riferimento all’autonomia scolastica, garantita dalla Costituzione.

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