L'intervento

Scuola e bullismo

 Pasquale Almirante La Sicilia, 11.3.2012

Nel Decreto semplificazioni, che tante speranze improvvise ha dato a 10mila precari, ma che a distanza solo di qualche ora sono state subito soffocate, è stato inserito un emendamento importantissimo per la scuola, diretto ad alunni con "bisogni educativi speciali" e al fine di "contrastare il fenomeno del bullismo". Il testo prevede infatti la costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, il cui organico ser! virà all'integrazione degli alunni che a scuola hanno comportamenti troppo ribelli e irriguardosi, non solo coi professori ma anche con l'istituzione che rappresenta lo Stato.

Il fatto che un emendamento così importante sia passato quasi inosservato fa riflettere, sia perchè la dispersione e gli abbandoni in Sicilia stanno raggiungendo limiti preoccupanti (siamo quasi al 25%) e sia perchè ormai tanti docenti hanno reale paura a entrare in classe, pensando solo alla ormai quotidiana lotta che devono ingaggiare con gruppuscoli sempre più agguerriti di bulletti. A tal proposito basta citare la realtà davvero sconcertante della scuola media "R. Viviani" di Napoli dove i docenti preferiscono stare a spasso piuttosto che accettare la nomina, tanto che ci sarebbero ben 17 cattedre vuote: una enormità in tempi di disoccupazione.

Succede in effetti che i professori di ruolo nelle zone di frontiera fanno di tutto per trasferirsi al più presto, e nell'attesa di emi! grare magari danno forfait, e i supplenti, mal pagati e con po! ca esperienza, per lo più seguono le stesse orme: malattia, assenze, poco impegno per evitare il peggio come l'auto fracassata o minacce. L'evidente contraddizione dello Stato e degli ordinamenti vigenti sta proprio nel fatto che non c'è alcun incentivo rivolto ai professori che volessero lavorare da quelle parti, né mai si è pensato di mandare personale aggiornato e motivato per affrontare classi e situazioni ai limiti della legalità. In altri termini le scuole a rischio delinquenza sono trattate allo stesso modo delle altre, mentre avrebbero bisogno di particolare attenzione e soprattutto di insegnanti stabili e di lunga esperienza. Non crediamo che l'emendamento al Decreto possa risolvere situazioni incancrenite in zone urbane dove manca lavoro, assistenza e controlli, ma ci pare un passo importante nel contrasto del bullismo che però ormai sta diventando altro. Espellere o bocciare è come se negli ospedali uccidessero il paziente, per cui nessuno può più tapparsi gli oc! chi se si vuole che la scuola svolga con decoro il proprio ruolo.