Parte il Tfa, i test si svolgeranno tra il 6 e il 31 luglio. I bandi saranno emanati dalle università entro il 3 maggio. Il test non costerà più di 150 euro, il Tfa non più di 3.000.

Tfa: tutto quello che c’è da sapere sui test nazionali

Sono state fissate le date della prima prova di selezione per il Tfa: i test nazionali si svolgeranno tra il 6 e il 31 luglio. Entro il 3 maggio le università emaneranno i bandi. La procedura per le iscrizioni, esclusivamente on line, sarà attivata il 4 maggio e si chiuderà il 4 giugno. Pubblichiamo il commento apparso sul sito dell’associazione Diesse, centro per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti.

  da Tempi.it, 2.5.2012

Dopo l’emanazione del Decreto Direttoriale n. 74 del 24 aprile 2012, la lunga marcia di avvicinamento al primo TFA transitorio a fini abilitanti all’insegnamento sta per terminare. Con un considerevole ritardo, impietosamente testimoniato dal suo anno di riferimento, la prima prova (test nazionale) del TFA per l’anno accademico 2011/2012 prenderà l’avvio nel periodo compreso tra il 6 e il 31 luglio, secondo un calendario disteso che dovrebbe consentire ai candidati la partecipazione alle prove di tutte le classi di concorso per le quali hanno titolo. Entro il 3 maggio le università dovranno pubblicare i bandi relativi ai TFA autorizzati dal DM n. 31/2012, con tutte le indicazioni per effettuare le iscrizioni. Queste avverranno esclusivamente on line nel periodo compreso tra il 4 maggio e il 4 giugno. La procedura automatizzata prevede che i candidati inseriscano i propri dati anagrafici, la sede universitaria e la classe di abilitazione prescelta e i titoli di ammissione posseduti. Questi ultimi possono essere anche autocertificati; le università provvederanno alla verifica dei titoli «prima della pubblicazione dei risultati della prova scritta»; qualora risultassero non rispondenti alla normativa il candidato verrà escluso dalla procedura selettiva.

I bandi dovranno indicare anche i costi sia delle prove di selezione che dei percorsi di TFA. Il Presidente della CRUI nei giorni scorsi ha inviato una nota ai Rettori nella quale invita i colleghi a stabilire quote che non superino i 150 euro per l’iscrizione alle prove di selezione e i 3.000 euro per l’iscrizione ai corsi di TFA. La procedura di iscrizione alle selezioni «si conclude con il pagamento del contributo all’Università scelta dal candidato», la ricevuta di versamento costituisce prova dell’avvenuta iscrizione. I test, che hanno «il medesimo contenuto su tutto il territorio nazionale per ciascuna classe di abilitazione», saranno predisposti dal ministero tramite una commissione di ispettori ed esperti appositamente nominata. Per la stampa e predisposizione dei plichi destinati ai candidati il MIUR si avvarrà del Consorzio Interuniversitario CINECA, al quale è affidato anche il compito della valutazione del punteggio conseguito da ciascun candidato. L’art. 3 del decreto ribadisce struttura e composizione del test, mentre nell’Allegato 1 vengono dettagliate le procedure di svolgimento; un filmato, realizzato dal CINECA e pubblicato sul sito del MIUR, consentirà di conoscere le varie fasi riguardanti i test preliminari. I contenuti della prova scritta e della prova orale saranno determinati autonomamente dalle università, che ne cureranno anche la calendarizzazione assicurandone «adeguata pubblicità» sui propri siti web.

Come noto, ciascuna prova è di blocco per la successiva: allo scritto si accede con «una votazione non inferiore a 21/30 nel test preliminare», a quella orale con «una votazione non inferiore a 21/30 nella prova scritta»; il superamento della prova orale si ha «con un punteggio non inferiore a 15/20», condizione per poter accedere al TFA «in relazione al posizionamento in graduatoria rispetto ai posti disponibili». La graduatoria finale per ciascuna classe di abilitazione viene costruita sommando i punteggi con cui sono state superate le tre prove d’accesso a quelli risultanti dalla valutazione dei titoli, ottenuta in base alla tabella dell’Allegato 4. A parità di punteggio prevale chi ha «una maggiore anzianità di servizio»; nel caso di ulteriore parità «prevale il candidato più giovane». L’ammissione al TFA avviene, in base all’ordine di graduatoria, per il numero di posti disponibili indicati nel bando. Qualora il candidato che ha superato le prove di accesso di classi di abilitazione diverse si trovi in posizione utile in graduatoria per più di una classe, «deve optare per l’iscrizione e la frequenza di un solo TFA»; i posti così lasciati liberi saranno occupati scorrendo la graduatoria. Non si procede ad alcuna integrazione della graduatoria nel caso in cui il numero degli ammessi è inferiore a quello dei posti disponibili: il corso partirà con i soli ammessi a seguito del superamento delle prove. A costoro potranno aggiungersi “in sovrannumero” quanti avevano in precedenza superato le selezioni per le SSIS «si sono iscritti e hanno in seguito sospeso la frequenza delle stesse»; apposite disposizioni indicheranno le modalità di presentazione delle domande da parte di questa categoria di aspiranti all’abilitazione.

Sin qui tutto bene, salvo un fatto che lascia piuttosto perplessi e richiede con urgenza un chiarimento da parte del MIUR. Nel calendario del test nazionale (Allegato 3) alcune prove, relative a classi di abilitazione del I e II grado accessibili con i medesimi titoli, sono previste lo stesso giorno e nel medesimo orario; vale per la A043 (I grado) e la A050 (II grado), ma anche per l’Educazione fisica e le lingue straniere più comuni. Sembrerebbe quasi una scelta voluta, per separare a priori gli accessi agli insegnamenti nei due gradi. Lo stesso trattamento, però, non è riservato a classi della secondaria di I grado come la A059 e la A033, perché i relativi test sono posizionati in giorni diversi da quelli di classi delle superiori accessibili con i medesimi requisiti. Una palese disparità di trattamento, foriera solo di contenzioso e, in definitiva, di ulteriori possibili ritardi dei quali non si sente proprio alcun bisogno.