Spending review ed esigenze di cassa:
la scure sugli insegnanti di sostegno

Tagli agli organici ed ai costi di gestione, revisione del sostegno, riassetto e dimensionamento della rete: per la scuola italiana un futuro molto difficile

Tina Naccarato da Disabili.com, 18.5.2012

Nei mesi scorsi il ministro Giarda è stato incaricato di razionalizzare la spesa pubblica, operazione cosiddetta di spending review. Così, quando sembrava i tagli si fossero abbattuti sulla scuola sacrificando tutto il possibile, ecco arrivare un nuovo ciclone a metterne a rischio definitivo la stessa fragile tenuta.

Nel mirino, stavolta, sono gli unici insegnanti in parte graziati dai precedenti provvedimenti: gli insegnanti di sostegno. Per incrementarne il numero, infatti, il MIUR sta preparando un programma per specializzare tutti. A farne le spese, naturalmente, saranno quegli insegnanti che nel sostegno si sono specializzati davvero e che nel sostegno lavorano da anni, da precari. Non solo, dunque, la riconversione sul sostegno prevista per i docenti in esubero, ma la specializzazione di tutti, che di fatto contrasta con lo stesso progetto di riconversione. Manovre discordanti e non chiare, è evidente. Ad essere chiara, però, è la volontà precisa di risparmiare sui docenti di sostegno, sostituendo gli specializzati con i colleghi curricolari, i quali saranno evidentemente formati con qualche percorso breve. Nella Scuola Primaria un’operazione di questo tipo è già stata fatta con l’inglese: con un corso rapido (50 ore) sono stati obbligatoriamente formati i docenti in ruolo, mentre i loro colleghi precari, con abilitazione conseguita presso le università, sono rimasti senza incarico. Evidentemente questo non è bastato, né sono bastati i tagli, l’innalzamento del numero degli alunni per classe, la riduzione degli orari, il dimensionamento scolastico. Tocca ora agli insegnanti di sostegno, alle competenze di chi si occupa dei disabili. Così, nel lungo percorso che dalle stanze ministeriali giunge nelle nostre scuole, un provvedimento di questo tipo non può che abbattersi sugli allievi più fragili.

REVISIONE DEL SOSTEGNO Il piano Giarda sembra abbracciare la proposta fatta qualche mese fa dalla Fondazione Giovanni Agnelli, dalla Caritas Italiana e dall’Associazione Treellle, che aveva fatto molto discutere. In essa si leggeva infatti la volontà di formare tutti i docenti nel sostegno, senza distinzione di ruoli e in direzione dell’integrazione. L’ipotesi aveva però destato molte perplessità: in tempo di tagli, infatti, un provvedimento di questo genere poteva essere individuato come un ulteriore modo di operare tagli alle risorse scolastiche. Purtroppo, dato che oggi esso è inserito nelle manovre di spending review si fa davvero molta fatica a trovarvi finalità diverse.

ALTRI TAGLI: LA SCUOLA IN GINOCCHIOSempre in nome della razionalizzazione delle spese, le scuole saranno ulteriormente accorpate: il dimensionamento scolastico già operato ha cancellato 1013 istituti con meno di 600 alunni e riguarderà ora altre duemila scuole, con relativo personale. Non basta: crescerà ancora il numero di alunni per classe, soprattutto al Sud e ciò comporterà un’ulteriore riduzione degli organici. Nel mirino sono anche i 10 mila docenti che non insegnano nelle classi: inidonei per motivi di salute, distaccati presso enti e associazioni, in servizio all’estero, in distacco sindacale o comandati al Ministero. I tagli interesseranno inoltre le due sedi ministeriali centrali, i 104 Ambiti Territoriali (ex provveditorati), i finanziamenti ed i costi di gestione (pulizie esterne, acquisto di beni e servizi ecc.).
Non molto tempo fa il ministro Profumo aveva tranquillizzato su eventuali altri tagli alla scuola. Pare purtroppo che invece ci saranno e che anche stavolta, a subirne le conseguenze saranno in primo luogo gli elementi più delicati di un sistema che non riesce più a tutelare gli stessi diritti primari. Osserviamo impotenti il susseguirsi degli eventi.


In data 13 Maggio il sottosegretario Rossi-Doria, tramile le pagine del Corriere della Sera ha rassicurato sulla spending review: "la scuola ha già dato, ha già sofferto molto per i tagli orizzontali", non ce ne saranno altri. Ha inoltre affermato che non vi saranno ulteriori tagli al sostegno. Non è stata però smentita la volontà di "specializzare" tutti i docenti.