Monitoraggio procedimenti disciplinari:
tutto da rifare

di R.P. La Tecnica della Scuola, 26.5.2012

I dati relativi al 2011 vanno trasmessi a parte. Entro il prossimo giugno bisognerà invece inviare i dati sui procedimenti avviati tra il 1° gennaio e il 30 giugno. Il Miur suggerisce alle scuole di inviare i dati con file word.

Con una nota del 23 maggio il Ministero dell’Istruzione ha comunicato alle scuole che il monitoraggio sui procedimenti disciplinari sta andando benissimo, anzi è da rifare.

In pratica i prospetti che le scuole hanno già inviato nei giorni scorsi ai rispettivi Uffici scolastici regionali sono praticamente da rifare.

Per fortuna che, ormai, le segreterie delle scuole sono avvezze a tutto e non sarà certamente l’ennesima perdita di tempo a far saltare i nervi a dgsa e assistenti amministrativi.

Un fatto però è certo: la stragrande maggioranza delle scuole risponderà alla nuova richiesta entro i termini fissati (31 maggio), ma queste vicende non contribuiscono a migliorare la percezione complessiva del funzionamento della macchina amministrativa dello Stato.

Il problema è che inizialmente il Ministero aveva predisposto un modello in cui le scuole avrebbero dovuto inserire tutti i dati relativi agli anni 2008/2011.

E così le scuole hanno fatto.

Ma ora, con la nota del 23 maggio, il Miur precisa che a seguito di una riunione intercorsa fra il Capo dipartimento Lucrezia Stellacci e il Capo dell’ispettorato per la funzione pubblica sono emerse nuove esigenze.

In particolare sarà necessario rivedere i prospetti eliminando da essi i dati relativi all’anno 2011 che dovranno invece essere trasmessi con nota a parte.

Nuova scadenza per questo ulteriore adempimento è fissata al 31 maggio.

E’ possibile che nei prossimi giorni il Miur sia però costretto a fornire ulteriori precisazioni in quanto la circolare 32 del 30 aprile disponeva che entro il 15 giugno dovrà essere trasmesso un ulteriore riepilogo relativo ai procedimenti avviati fra il 1° gennaio e il 30 giugno: è pur vero che le scuole sono ormai attrezzate per affrontare ogni tipo di emergenza ma disporre che i dirigenti scolastici possano addirittura prevedere in anticipo se e quali procedimenti verranno aperti tra il 16 e il 30 giugno ci sembra davvero un po’ eccessivo.

E, visto che ci siamo, puntualizziamo anche un altro aspetto: nella nota del 23 maggio il Miur ricorda che i dati relativi al 2011 possono essere anche molto semplicemente contenuti in un file word. Ora, come è noto, word è esattamente un software (a pagamento) prodotto da Microsft. Se non ricordiamo male, in più circostanze, il Governo ha invitato tutte le amministrazioni a ricorrere al software libero e ai cosiddetti prodotti open source. E’ un po’ strano, quindi, che ora un Capo Dipartimento suggerisca alle scuole di utilizzare un prodotto “marchiato”.