Spending review, Profumo e Gelmini:
''La scuola ha già pagato''. Ma...

da Tuttoscuola, 3.5.2012

"La scuola ha già pagato tanto, in questi anni, in termini di tagli e infatti in questo momento di revisione della spesa il comparto non è nell'occhio dei ciclone". Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo ha escluso, ieri in un incontro tenutosi a Campobasso, nuovi tagli per la scuola e l'università, ma ha evidenziato che c'è bisogno di avere "una organizzazione più efficiente ed efficace".

"Dobbiamo lavorare – ha sottolineato Francesco Profumo - per costruire un sistema della formazione e della ricerca più moderno, più capace di competere a livello europeo e soprattutto con una maggiore attenzione alla formazione soprattutto dei più piccoli. Attraverso il progetto sulle comunità intelligenti, ciascuna regione ha individuato alcune priorità e su queste investiamo".

Che la scuola abbia già pagato, è una tesi riaffermata oggi dall'ex ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, in un'intervista al Mattino: In merito alla spending review, "la scuola ha già dato", ha rimarcato. "Sul futuro lascio la valutazione al commissario Bondi e al ministro Profumo, che si sta muovendo in maniera positiva con lo sblocco dei fondi Cipe per l'edilizia scolastica e la scuola digitale".

La scuola ha già pagato molto, dicono dunque il titolare del Ministero di viale Trastevere e il suo predecessore quasi all'unisono. Ma ha pagato come spesa per il personale scolastico o come spesa per il comparto? La domanda non è oziosa, perché il personale scolastico, che è stato pesantemente penalizzato negli ultimi anni, non dovrebbe essere toccato da ulteriori tagli in busta paga, ma il comparto scuola, attraverso la riorganizzazione della struttura territoriale "con riduzione delle articolazioni provinciali e trasferimento di funzioni", la "razionalizzazione dei distacchi" e il "riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni", verosimilmente ne subirà di nuovi.