Un giorno da non dimenticare Maria Rosa Ardizzone ScuolaOggi 20.5.2012 «Non sarete lasciati soli» così il ministro Profumo nel comunicato di pochi minuti fa sul sito del Miur. Sono tanti gli interrogativi che ognuno di noi si è posto un minuto dopo l’attentato. Perché Brindisi, perché una scuola, perché di sabato, perché colpire una scuola di tutte ragazze, perché proprio ora a pochi giorni dalle celebrazioni dell’anniversario dell’attentato a Falcone. Non sarà facile trovare le risposte a tutte queste domande ma una certezza c’è. Si vuole colpire il lavoro che in questi anni si è cercato di fare con i giovani nelle scuole con i tanti progetti che hanno cercato di riportare tra le aule parole di legalità, di solidarietà, di progetti per il futuro. Le tante iniziative che il Ministero dell’istruzione di concerto con gli altri ministeri ha cercato di potare avanti, e tra queste la Nave della legalità che ogni anno porta a Palermo migliaia di ragazzi provenienti da tutte le regioni del nostro paese per ricordare i massacri di Capaci e di via d’Amelio, rappresentano uno dei momenti più significativi per continuare ad alimentare tra i giovani l’impegno contro le mafie e una cultura per la legalità http://archivio.pubblica.istruzione.it/nave_legalita/index.html. Tra i giovani e con i giovani si costruisce il futuro e il Ministero dell’istruzione ha promosso e portato avanti, in questi anni, questo progetto, diffondendo dentro la scuola le parole e i fatti dei tanti che sono impegnati per abbattere l’illegalità e la violenza su uomini, donne e bambini. Questo attentato non può che dimostrare che questo percorso, rivolto ai giovani, va nella direzione giusta. Le vittime devono sapere che il loro sacrificio non sarà vano. Si continuerà a lottare per garantire un futuro di legalità e per il rispetto dei diritti di ciascuno, partendo proprio dai luoghi dove la conoscenza e il sapere contribuiscono a formare cittadini consapevoli.
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