Intervista al responsabile del servizio nazionale di valutazione «Misurare la scuola serve a migliorarla»
Roberto Ricci (Invalsi): «Gli insegnanti non abbiano paura dei
test». di Antonella De Gregorio Il Corriere della Sera, 15.5.2012 MILANO -Roberto Ricci (responsabile del servizio nazionale di valutazione), gli studenti propongono di boicottare le prove Invalsi e i Cobas minacciano scioperi e manifestazioni: la preoccupa tutta questa «disubbidienza»?
«Mi sorprende, ma sono
sicuro che alla fine i numeri non saranno importanti. I test, la
scorsa settimana, sono stati svolti dalla quasi totalità delle
classi interessate: l'1% soltanto non ha risposto».
«Noi abbiamo cercato di
informare studenti e insegnanti al meglio, attraverso il nostro
sito. Il prossimo anno organizzeremo incontri e campagne di
informazione rivolti anche ai genitori. Certo, non hanno aiutato
quegli insegnanti che hanno portato motivazioni pretestuose e
informazioni incomplete. So di professori che hanno detto in classe
che se la loro scuola dovesse ottenere una valutazione negativa non
riceverebbero più fondi per il teatro o per altre sperimentazioni».
«Che venga espressa una
valutazione sul loro operato anziché sugli apprendimenti degli
studenti. Ma chi la pensa così non ha capito che non si tratta di
una valutazione "della" scuola, ma per la scuola». Quanto alla distribuzione dei dati, il responsabile del servizio spiega che da lunedì 21 saranno disponibili le prove sul sito, che tutte le scuole potranno utilizzare nell'attività didattica. Il 20 luglio verrà pubblicato da parte dell''Invalsi un rapporto con i principali risultati statistici, basato su un sottoinsieme di classi e scuole. Tali dati saranno resi noti a settembre alle scuole coinvolte, che potranno decidere autonomamente se renderli pubblici o no. L'Invalsi si occuperà infine di realizzare una «Guida alla lettura» dei risultati indirizzata alle scuole con lo scopo di aiutare i docenti ad interpretare i risultati emersi. |