SCUOLA

Aprea: con il tablet la scuola
diventa meno cara. Ecco come

intervista di Federica Ghizzardi a Valentina Aprea il Sussidiario 4.5.2012

Addio vecchi libri, benvenuti tablet e netbook. La scuola lombarda si adegua alla rivoluzione tecnologica e per stare al passo con i tempi, è ufficialmente entrata nell’era digitale. Dal prossimo anno scolastico, la Regione ha infatti stanziato, attraverso il progetto “Generazione Web Lombardia”, 250 euro per ogni alunno (8mila circa per ogni classe) destinati all’acquisto di materiale tecnologico: un progetto che coinvolge 25mila studenti delle prime e terze superiori, incluse le paritarie e gli istituti di formazione professionale.

L’iniziativa si rivolge alle scuole che entro il 31 maggio abbiano deliberato l’adozione di libri di testo digitali e dimostrino di possedere i supporti adeguati per il suo sviluppo e dispongano di docenti preparati. Ogni classe disporrà in aggiunta di 1.750 per l’acquisto di una lavagna interattiva multimediale. Zaini meno pesanti, dunque, per gli alunni che, in comodato, avranno la possibilità di scaricare tutti i libri di testo su I-Pad. Entro fine anno saranno, invece, duecento gli istituti coinvolti nel progetto “E-Ducazione” che permetterà l’introduzione di diverse tecnologie per digitalizzare classi e segreterie ed introdurrà parecchie novità 2.0, come ad esempio il registro di classe digitale. “Dobbiamo insegnare alle nuove generazioni - dice a IlSussidiario.net l’assessore regionale all’Educazione, Valentina Aprea - non solo a saper essere, saper imparare o saper fare, ma anche a saper innovare”.

Assessore, qual è la filosofia a cui tende questo progetto?

Con questa iniziativa Regione Lombardia intende accelerare la rivoluzione tecnologica nel sistema formativo lombardo, poiché oggi si assiste ad un grande cambiamento che vede la tecnologia al servizio della didattica. Desidero però puntualizzare che il progetto sostiene la priorità educativa e non si sogna di sostituire questa con uno strumento tecnologico: la tecnologia suggerisce spunti utili ma è compito di un educatore capace stabilire quali usi possano esser funzionali per gli obiettivi che si desiderano raggiungere. Intendiamo, inoltre, accorciare la distanza fra l’attuale linguaggio didattico e quello dell’era digitale: gli studenti, nativi digitali, non riescono ad appassionarsi ai vecchi modi di apprendere basati su carta, libro e penna. Siamo consapevoli che il progetto riuscirà solo se i docenti seguiranno una formazione adeguata.

Chi deciderà come utilizzare questi fondi?

Entro fine maggio le scuole saranno chiamate a decidere sull’acquisto dei nuovi libri di testo per le prime e terze classi superiori e avranno la possibilità di presentare la domanda per un finanziamento per l’acquisto di tablet o netbook. Ovviamente sono compresi tutti gli istituti superiori pubblici, paritari e le scuole di formazione professionale regionali. Le richieste verranno vagliate sino a esaurimento finanziamenti.

Cosa prevede l’accordo, deliberato dalla Giunta a metà aprile?

Il Miur ha messo a disposizione 4 milioni di euro che si aggiungono ai 4,5 della Regione Lombardia per agevolare la didattica digitale. Noi siamo stati i primi a raccogliere la sfida del Governo sulla scia di due criteri che sono alla base di tutte le scelte della Regione: la centralità della persona, provvedendo il corredo tecnologico per ogni studente, e la sussidiarietà, che favorisce dal basso la rivoluzione digitale attraverso strumenti collettivi e pacchetti formativi. In più saranno messi a disposizione ulteriori finanziamenti per le esperienze didattiche digitali che alla fine dell’anno risulteranno migliori, e una certificazione digitale lombarda per tutte le scuole che aderiranno al progetto. Essa permetterà loro di avere agevolazioni extra per altre iniziative, come ad esempio gare che verranno fatte con multinazionali per agevolare la trasformazione della comunità scolastica in comunità virtuale.

In termini di tempistica?

Ci aspettiamo di concludere tutti questi progetti in parte nel 2015, in concomitanza con Expo e, in parte, nel 2020.

I ragazzi di oggi sono tecnologicamente molto avanzati: non si corre il rischio che siano gli studenti a “fare la parte” dei professori?

Naturalmente gli studenti sono molto avanti per ciò che riguarda la tecnicalità; i docenti che aderiranno dovranno essere in grado di dimostrare di essere all’altezza del loro compito. L’aspetto interessante è che su questo campo ci potrà essere uno scambio fra studente e docente che permetterà un avvicinamento. Oggi, i ragazzi che sono abituati a comunicare con gli strumenti più avanzati potranno, comunque, migliorare e accelerare queste competenze.

In concreto, i ragazzi avranno la possibilità di scaricare i libri in formato digitale?

Certo, l'introduzione dei libri di testo digitali consentirà alle famiglie di risparmiare fino al 30 per cento sull'acquisto dei libri di testo.

Che fine faranno i vecchi materiali didattici?

Verranno man mano sostituiti dai nuovi mezzi digitali.