Lettera al ministro Profumo

 Giuseppe Crisà La Tecnica della Scuola, 15.5.2012

Da Giuseppe Crisà a tutti i docenti di sostegno,in difesa del proprio posto e della qualità del sostegno nella scuola.

Da incollare ed inviare via email con il proprio nome e cognome al ministro della Pubblica Istruzione nei seguenti indirizzi:

A: caposegreteria.ministro@istruzione.it

CC:segreteria.particolare.ministro@istruzione.it


Ill.mo Ministro della Pubblica Istruzione,

faccio parte di quelle decine di migliaia docenti di sostegno precari che da molti anni lavorano con i ragazzi disabili con professionalità e dedizione. Le scrivo in merito al decreto direttoriale n. 7 del 16/4/2012 concernente i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero.

Noi docenti di sostegno specializzati non siamo stati obbligati a scegliere questa specializzazione, ne tantomeno ci è stata data in regalo la specializzazione. La qualità del nostro lavoro è frutto di anni ed anni di esperienza, sacrifici e di spese.
Negli anni, per essere sempre più competenti e aggiornati, abbiamo frequentato master, corsi di aggiornamento, partecipato a convegni e tutto pagato di tasca nostra.
Oggi non possiamo credere che tutto quello che abbiamo fatto non conti più niente.
Avete declamato ai quattro venti la necessità avere più qualità e professionalità nella scuola; “MERITOCRAZIA” avete chiesto, ma in realtà cosa significa per voi questa parola?
E’ “MERITOCRAZIA” sostituire docenti con una specializzazione Universitaria biennale (la maggior parte senza corsi online), con docenti, per carità, validi nel loro profilo lavorativo ma costretti a cambiare tipo di lavoro e specializzati da “reti di convenzione” senza esperienza di disabilità?
E’ “MERITOCRAZIA” buttare alle ortiche decine di anni di esperienza professionalità, formazione, aggiornamenti su nuove didattiche, sulle nuove documentazioni, nuove tipologie di handicap?
Ma se ad essere esuberati fossero i docenti di sostegno, avreste fatto un percorso identico per riconvertire i nostri titoli in docenti di laboratorio? E con quali prospettive di risultati avreste utilizzato, poniamo ad esempio, un docente laureato in matematica con titolo di sostegno, come insegnante tecnico pratico di esercitazioni edili (C430)?
Sig. Ministro, quello che ci sconcerta è il suo assoluto silenzio sullo smantellamento del sistema qualitativo di integrazione degli alunni diversamente abili, fiore all’occhiello della scuola Italiana nel Mondo, per passare ad un sistema di “babysitteraggio personale” (tanto per non dare disturbo nelle classi agli alunni normo-dotati), da affidare a tutti coloro che sono perdenti posto e forse, in un prossimo futuro, come lavoro socialmente utile per cassaintegrati (con tutto il rispetto e la solidarietà dovute a queste persone).
Sig. Ministro, ci dia delle risposte concrete e coerenti, degne di un Ministro della Pubblica Istruzione che capisce la grave situazione a cui si sta andando incontro. Anche perché di risposte da arrampicatori di specchi ne abbiamo già avute veramente tante, tante…..troppe.

Firmato

Prof. Giuseppe Crisà, docente di sostegno precario