Concorso Ds: Puglia e Sardegna di Aldo Domenico Ficara La Tecnica della Scuola, 6.5.2012 Trend è un termine inglese che indica la tendenza di fondo di un fenomeno a modificarsi, con dinamiche di crescita o decrescita, o a mantenersi costante nel tempo. Queste dinamiche temporali coinvolgono anche i dati regionali relativi al concorso per dirigenti scolastici. Qualche giorno fa gli Usr competenti delle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto pubblicavano gli elenchi degli ammessi alle prove orali, con un numero di promossi agli scritti superiore ai posti concorsuali a disposizione. Ad esempio, in Lombardia 476 ammessi per 355 posti, in Emilia Romagna 183 ammessi per 153 posti disponibili, in Veneto 181 ammessi per 155 posti disponibili. Da notare la quasi coincidenza dei dati tra Emilia Romagna e Veneto. Negli ultimi due giorni, con i dati delle regioni Puglia e Sardegna, le tendenze sulle selezioni agli scritti sono radicalmente cambiate, ovvero sono i numeri dei posti disponibili a superare, pur se di poco, i numeri degli ammessi all’orale. Infatti, in Puglia sono stati ammessi solo 228 candidati per 236 posti (differenziale negativo pari a 8), e allo stesso modo in Sardegna, 79 ammessi per 87 posti a disposizione (differenziale negativo pari a 8). Queste due regioni, aventi un differenziale negativo uguale, fanno compagnia al Friuli Venezia Giulia e al Molise, anch’esse con un numero di ammessi all’orale inferiore ai posti messi a disposizione dal bando concorsuale.
Facendo la somma per le quattro regioni che, ad oggi, avranno
matematicamente posti vacanti (Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia
e Sardegna) otteniamo: 346 ammessi alla prova orale per 384 posti,
con un differenziale negativo pari a 38, in altre parole se tutti
gli ammessi all’orale vinceranno il concorso rimarranno 38 posti non
occupati, e destinati, con ogni probabilità, ai vincitori di
concorso di altre regioni. |