L'ANNIVERSARIO

Erasmus spegne 25 candeline
dall'anno prossimo si allarga a tutto il mondo

In un quarto di secolo, il progetto europeo ha creato una fitta rete di relazioni tra gli atenei del Vecchio Continente, coinvolgendo quasi tre milioni di persone. Tante le novitą in arrivo

Manuel Massimo la Repubblica, 14.5.2012

CONVEGNI e feste in tutta Europa per celebrare il venticinquesimo anniversario del programma Erasmus, il progetto di mobilitą nato nel 1987 che fino a oggi ha coinvolto quasi tre milioni di studenti e professori universitari creando una fitta rete di relazioni multiculturali tra gli atenei del Vecchio Continente. Tempo di bilanci, ma anche di novitą: dal prossimo anno il programma di scambio amplierą le sue iniziative, verrą esteso ai Paesi di tutto il mondo e si rivolgerą a nuove tipologie di studenti diventando "Erasmus for all".

Il "manifesto" di Copenhagen. Alla recente conferenza internazionale di Copenhagen gli "ambasciatori Erasmus" (66, due per ciascuno dei 33 Paesi che negli scorsi mesi hanno lavorato alla stesura del documento, ndr) hanno elaborato un "manifesto" che, in dieci punti, sancisce i risultati finora conseguiti e presenta le azioni da intraprendere in futuro per implementare il programma di scambio come "abbattere le barriere" che esistono in Europa tra i sistemi nazionali di educazione per creare uno spazio comune di formazione e incrementare i collegamenti con il mondo del lavoro ma soprattutto diventare "globale", estendendosi ai Paesi extraeuropei.

Il valore degli scambi. La Commissione Europea vuole continuare a puntare sull'Erasmus, incentivando gli scambi culturali, per migliorare le competenze e sviluppare le abilitą degli studenti, come conferma il commissario europeo responsabile per l'Istruzione Androulla Vassiliou: "In questi tempi difficili le abilitą acquisite grazie agli studi e ai collocamenti Erasmus sono pił preziose che mai. Se avessimo avuto un budget superiore avremmo soddisfatto pił richieste: per questo il nostro obiettivo č di aumentarlo per il periodo 2013/2020 e riuscire a duplicare le borse disponibili". Un'opportunitą unica per la formazione e per il futuro lavorativo dei giovani europei attanagliati dalla crisi e in cerca di nuove prospettive.

Profumo raddoppia. Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, dal canto suo, auspica la realizzazione di un "Erasmus di seconda generazione" che porti gli studenti ad avere un titolo universitario unico con doppia firma, dunque maggiormente spendibile: "Erasmus č stato un progetto importante, nato venticinque anni fa per rimediare al fatto che molti Paesi avevano un deficit di laureati e altri al contrario una sovrabbondanza. Il mercato del lavoro oggi richiede che ci sia una forma di certificazione europea delle competenze delle persone, per questo l'Erasmus del futuro deve prevedere titoli congiunti che mantengano la possibilitą di fare un percorso in due Paesi, ma anche il coordinamento dei sistemi formativi: per avere davvero laureati con una dimensione europea".

Numeri, trend positivo. Nell'anno accademico 2010/2011 il programma dell'Ue ha segnato un nuovo record di adesioni, con oltre 231 mila "Erasmusiani" e un aumento complessivo dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Le tre destinazioni pił gettonate sono state la Spagna, la Francia e il Regno Unito mentre il maggior numero di studenti a partire sono stati spagnoli, francesi e tedeschi. E nella classifica delle quindici universitą pił internazionali ci sono anche tre italiane: l'Alma Mater di Bologna (quarto posto), la Sapienza di Roma (nono) e l'Universitą di Firenze (dodicesimo). Gli italiani a partire, nell'anno accademico 2010/2011, sono stati pił di 22 mila e come mčte di studio hanno scelto soprattutto Spagna (7.547), Francia (3.338) e Germania (2.199).

Da Fiesole a Roma. L'Agenzia nazionale "Lifelong Learning Programme" Italia festeggia il venticinquesimo anniversario dell'Erasmus con due eventi celebrativi: il primo si terrą il 18 maggio a Fiesole presso l'European University Institute, per fare il punto sul valore strategico della mobilitą Erasmus e sulle prospettive future del programma; il secondo invece sarą ospitato il 15 giugno a Roma al Marco - Museo d'Arte Contemporanea - e sarą l'occasione per confrontarsi con esponenti del mondo accademico e imprenditoriale per sottolineare la spendibilitą dell'esperienza Erasmus nel mondo del lavoro.