Organico funzionale di Lucio Ficara La Tecnica della Scuola, 20.5.2012 La rigidità con cui vengono fatti gli organici dei docenti delle scuole è la causa principale del fatto che l’organizzazione di una giornata scolastica media sia veramente complessa. Per comprendere quanto dico, bisognerebbe vivere sul campo, l’organizzazione di una giornata tipo di una scuola con più di mille alunni. Con l’operazione dimensionamenti e accorpamenti (legge 15 luglio 2011, n. 111), le scuole con più di mille alunni sono diventate la regola e non più l’eccezione, ne esistono alcune sovradimensionate, che arrivano a superare anche i duemila alunni. Scuole così grandi e disarticolate in più plessi, hanno forti difficoltà organizzative di gestione ordinaria. I collegi dei docenti sono diventati macchine pantagrueliche di almeno cento docenti, affidati a dirigenti che fanno fatica a gestirli e coordinarli. L’aumento di alunni per classe attuato dalla legge 133/2008, al fine di portare il rapporto docenti/alunni a livelli europei, ha ridotto il numero di classi , determinando l’impossibilità da parte del dirigente di nominare due collaboratori di cui uno con esonero , infatti per avere l’esonero completo dal servizio di un collaboratore del dirigente, bisognerebbe avere almeno 55 classi. Infatti il comma 6 della legge 111/2011 abroga il comma 4 dell'art. 459 del Testo Unico sulle leggi in materia di istruzione (D.Lgs. n. 297/1994). La conseguenza è che i limiti minimi per la concessione di esoneri e semiesoneri sono ora soltanto quelli previsti dai commi 2 e 3 dell'art. 459 e cioè, rispettivamente: 80 classi per l'esonero nelle scuole primarie. Non è previsto il semiesonero; 55 classi per l'esonero nelle scuole secondarie e negli istituti comprensivi; in tali istituzioni è possibile un semiesonero con almeno 40 classi. Nelle condizioni appena descritte , ogni giornata scolastica tra docenti assenti per malattia, per richiesta dei tre giorni della legge 104/92, permesso di studio (150 ore), congedo parentale ed altro, è molto difficile garantire un servizio regolare, anche perché i docenti con ore a disposizione sono veramente pochi e pochi sono anche coloro che concedono ore eccedenti. Ogni anno scolastico per garantire la copertura delle classi tra supplenze brevi, meno brevi ed occasionali, si spende una cifra che si aggira sui 300 milioni di euro. Questi fondi potrebbero servire per avviare l’ attuazione dell’organico funzionale, con una quota di docenti maggiorata almeno del 5% che avrebbe una doppia utilità, quella di dare al dirigente la possibilità immediata di organizzare la giornata scolastica e di rendere quindi il servizio di qualità, risparmiando risorse sul funzionamento della scuola. Questo visto i grandi risparmi che sono stati fatti sul comporto scuola potrebbe essere fatto, previo accordo del Miur con i sindacati, a costo zero e già a partire dal prossimo anno scolastico. |