SCUOLA
Ore di assenza e rischio bocciatura Le presenze a lezione da quest'anno anche alle superiori decisive per l'ammissione agli scrutini. Ma le regole variano tra indirizzi scolastici, vecchio e nuovo ordinamento, deroghe di Salvo Intravaia la Repubblica, 31.5.2012 Anno scolastico agli sgoccioli e si contano le ore di assenza. Da quest'anno, anche alle superiori, per essere scrutinati occorre avere frequentato un congruo numero di ore di lezione: almeno tre quarti. Il conto alla rovescia per l'anno scolastico 2011/2012 è quindi iniziato: nella maggior parte delle regioni italiane le scuole chiuderanno i battenti il 9 giugno. E le segreterie scolastiche, oltre a tutte le altre incombenze cui fare fronte, sono alle prese col conteggio delle ore di assenza degli studenti. Coloro che ne avranno fatte troppe, superando il limite - un quarto del monte ore annuo - imposto dal precedente governo, non potranno neppure essere scrutinati: saranno bocciati senza appello. In questi giorni, a dare una mano alle segreterie ci pensano gli stessi docenti, che stanno effettuando il minuzioso computo delle assenze. Ma qual è il massimo numero di ore di assenza che gli studenti possono fare durante tutto l'anno scolastico? E quali sono le deroghe previste dalla norma vigente? Per rispondere alla prima domanda occorre conoscere il quadro orario dei singoli indirizzi scolastici, avendo cura di distinguere fra il vecchio ordinamento - in vigore soltanto nel triennio - e il nuovo ordinamento, voluto dalla Gelmini, e giunto al secondo anno. Per i primi due anni delle superiori il conteggio è abbastanza semplice, perché la Gelmini ha uniformato i percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado. I licei classici, scientifici, linguistici e delle scienze umane hanno, al biennio, 27 ore di lezione settimanali, cioè 891 l'anno. Gli alunni più assenteisti non devono aver superato 223 ore di assenza per essere scrutinati. Al liceo artistico e al musicali/coreutica dove gli studenti rimangono a scuola più ore a settimana anche le assenze aumentano. Il quadro completo del massimo di assenze, in ore annue, è nella tabella 1. Le scuole, in alternativa ai dati contenuti nella tabella 1, potrebbero anche conteggiare i giorni di lezione effettivi e conteggiare il quarto di ore di assenza da non superare su questi, ma significherebbe andare a scapito degli alunni ed esporsi ai ricorsi dei genitori sempre dietro l'angolo. Passando al triennio, le cose si complicano non poco, perché è ancora in vigore il "vecchio ordinamento" con decine di sperimentazioni con orari diversi da indirizzo a indirizzo e per anno di corso. Al terzo e quarto anno del liceo classico di ordinamento sono previste 28 ore di lezione a settimana, che consentono al massimo 231 ore di assenza. Ma passando al corso sperimentale Brocca ad indirizzo linguistico dello stesso liceo classico - con due lingue straniere e, in più, Diritto ed economia - le ore di lezione salgono a 35 settimanali e quelle di assenza da non superare a 289. La tabella 2 fornisce un quadro dei principali indirizzi funzionanti. Per tutti, il conto è semplice: basta prendere il numero di ore settimanali e moltiplicarlo per le 33 settimane di lezione di un anno scolastico. E per ottenere il numero massimo di ore di assenza, basta dividere per quattro. Ma la normativa prevede anche delle deroghe, che devono essere previste e deliberate dal regolamento di ogni singola istituzione scolastica. L'anno scorso, a titolo puramente orientativo, il ministero ne ha fornite alcune, che le scuole possono prendere in considerazione. Tra queste, il sabato per motivi religiosi (ebrei e avventisti), o i giorni di assenza per coloro che partecipano ad attività sportive e agonistiche. Possono essere escluse dal conteggio delle assenze quelle effettuate per gravi motivi di salute adeguatamente documentati, i giorni di lezione saltati per terapie o cure e per la donazione del sangue. Ma sarà la scuola, in autonomia, a stabilire i criteri per le deroghe e le singole fattispecie.
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