Piano Sud: riprogrammati da Tuttoscuola, 12.5.2012 Iniziative contro la dispersione scolastica e per migliorare l’inclusione sociale, azioni per rafforzare la cultura della legalità, maggiore cura dell’infanzia sono alcune delle voci contemplate nel piano per il Sud varato dal governo attraverso la riprogrammazione dei fondi comunitari per un importo di 2,3 miliardi di euro nelle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, destinatarie dell’obiettivo ‘Convergenza’. L’operazione, illustrata dallo stesso presidente Mario Monti insieme al Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, si è resa necessaria per ottimizzare l’impiego dei fondi comunitari ed evitare di doverli restituire per insufficiente capacità di spenderli in progetti operativi. L’istruzione già dagli anni novanta dello scorso secolo ha utilizzato con successo i fondi europei (FSE, FESR) attraverso iniziative che hanno coinvolto la rete delle scuole del Sud dando prova di affidabilità finanziaria e organizzativa. Interventi per 1.498 milioni, si legge nella nota di Palazzo Chigi, sono inoltre rivolti alla crescita attraverso iniziative per i giovani, azioni per promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca, promozione dell'innovazione , valorizzazione di aree di attrazione culturale e riduzione dei tempi della giustizia. Il Piano di Azione Coesione, che attua questi interventi, anticipa i nuovi metodi di programmazione ''rivolta ai risultati'' che saranno adottati nel bilancio europeo per il periodo 2014-20. |