diritto di cronaca Si può stare su Facebook a 11 anni? Proviamo a regalare un Facebook responsabile ai nostri figli? Flavia Amabile La Stampa, 16.5.2012 E' la domanda che mi sono posta quando ho capito che sono tutti pazzi per Facebook, fin dalla quinta elementare. Se non hai il tuo profilo non sei abbastanza «figo». Se non posti le foto di tutta la tua vita - e semmai anche quelle scattate in classe - non sei di quelli giusti, capaci di sfidare regole e controlli e di fregarsene con un sonoro «Chissene» come ogni giorno fanno migliaia di ragazzi italiani, tutti beatamente irregolari in un social network che chiede almeno 13 anni di età ma che lascia a chiunque la possibilità di inserire l’età che preferisce e di dire «Chissene». Non è un mondo virtuale, è un mondo fotocopia di quello reale, il trionfo dell’aggiramento delle regole, dell’indifferenza verso ogni forma di avvertimento sui rischi che si corrono, della legge del più forte, della violenza verbale e psicologica, come ho scoperto in un viaggio nel mondo degli under-13 con un account falso quanto quello degli altri fingendo di avere undici anni. Quello che ho trovato lo scoprirete leggendo l'articolo intero sul cartaceo o sulla versione digitale del giornale ma posso dirvi che c'è di tutto: foto provocanti di ragazze undicenni e piccoli cyber-bulli che molestano i compagni di scuola sulle loro bacheche pubblicando le password dei loro account e i nomi delle ragazzine di cui sono innamorati. E' un mondo in rapidissima evoluzione, di cui riusciamo a capire soltanto una minima parte dei rischi come mi ha confermato il Garante per la Privacy Francesco Pizzetti. E' un fenomeno che sta assumendo proporzioni preoccupanti come mi ha spiegato Antonio Abruzzese della Polizia Postale raccontandomi che nell'ultimo anno sono stati realizzati 2 mila furti d'identità ai danni dei minori italiani. Ci tengo a precisare che tutto questo non è una condanna di Facebook. I social network sono nella nostra vita, in alcuni casi l'hanno anche migliorata. Forse rispettandone le regoe e capendone i rischi ci si può stare molto meglio. E' come stare alla guida di un motorino: sarebbe saggio senza conoscere i segnali stradali? Proviamo a regalare un Facebook responsabile ai nostri figli. |