SPENDING REVIEW "L'anno scolastico non è a rischio" Profumo: istruzione prioritaria. Domani incontro con le Province La Stampa, 24.7.2012
roma Insomma, il ministro non crede che ci siano rischi per l’avvio dell’anno scolastico. «Credo che il Paese - ha osservato invece - debba diventare un po' più attento ai problemi entrando con competenza, sedendosi e trovando soluzioni». E per dare concretezza alle sue parole il titolare del dicastero di viale Trastevere incontrerà domani il presidente dell’Unione delle Province Giuseppe Castiglione. Un appuntamento, da tempo sollecitato dall’Upi, che ora acquista una valenza particolare. «Noi avevamo già a maggio chiesto ufficialmente un incontro al ministro Profumo, al quale sottolineavamo la necessità di aprire un confronto sulla questione della manutenzione e della messa in sicurezza dei 5.000 edifici scolastici delle Province» ha ricordato Castiglione ribadendo che nessuno ha intenzione di fare polemiche o lanciare allarme ingiustificati. «Sono anni ormai che aspettiamo di avere fondi destinati a finanziare l’edilizia scolastica, ma ogni stanziamento previsto - ha lamentato - non arriva mai a essere liquidato. Mi riferisco ai 350 milioni di fondi del Cipe indirizzati alla manutenzione delle scuole, su cui la Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole da un anno, che sono solo la prima tranche di uno stanziamento complessivo di 700 milioni di euro». «Adesso con i nuovi 500 milioni di tagli, che si vanno a aggiungere ai 915 milioni già stabiliti dalle manovre dello scorso anno - ha aggiunto - si paralizza qualunque possibilità di intervento delle Province». Un invito al ministro Profumo affinchè non minimizzi l’allarme lanciato dalla province arriva dalla responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi: «il dissesto finanziario degli enti locali a seguito dei tagli a esercizio finanziario già inoltrato, costituirebbe una vera e propria disarticolazione dello Stato e il venir meno di servizi e diritti fondamentali. Attendiamo dal Ministro azioni per salvaguardare il diritto a una scuola pubblica di qualità, che significa anche per gli studenti, poter contare su docenti idonei a insegnare le materie per cui sono abilitati». Ma soprattutto - ha ammonito Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione cultura della Camera - va tenuto a mente che «la sicurezza scolastica non pu• essere subordinata ad alcuna politica di tagli». |