Insegnanti sempre più poveri: Scuola Informazione, 22.7.2012 Emerge un quadro poco confortante dagli ultimi dati resi noti da Bankitalia. A pagare il conto salato della crisi sono ancora una volta i lavoratori dipendenti. Emerge, infatti, che gli stipendi dei dipendenti sono fermi, in 10 anni solo 29 Euro in più in busta paga. Considerando l’inflazione la situazione diventa alquanto preoccupante. Con la crisi, in quattro anni, le retribuzioni reali nette si sono ridotte di 50 Euro (-3,3%). Se aggiungiamo che il comparto della scuola paga anche il blocco degli scatti di anzianità è evidente che insegnare è oggi un vero e proprio “atto di fede”. Gli stipendi dei maestri e dei professori italiani sono mediamente inferiori del 40% rispetto alle retribuzioni degli altri paesi Ocse. Eppure rimotivare la classe docente, anche attraverso il giusto riconoscimento retributivo, è nei programmi di tutti i politici. Tutti parlano dell’importanza dell’istruzione perché si riconosce, a parole, il valore di questo bene immateriale per eccellenza, nessuno si adopera però per tradurre le parole in fatti. (F.P). |