TFA: interrogazione a memoria futura

da Tuttoscuola, 26.7.2012

In una interrogazione del 28 giugno 2012 rivolta al ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca un gruppo di parlamentari del Pd - primo firmatario Giovanni Bachelet – aveva chiesto di sapere, in particolare, due cose:

  1. “quali e quanti controlli incrociati il Ministro abbia attivato per mettere la formulazione dei test preliminari al riparo da fondate contestazioni, e quali soluzioni organizzative abbia adottato per garantire l'ordinato svolgimento della relativa prova;

  2. quali procedure il Ministro abbia adottato o intenda adottare per evitare che alcuni posti rimangano inutilizzati, nell'ipotesi di una scarsità di idonei in qualche sede, pur in presenza di un numero complessivo di idonei superiore al numero dei posti a livello nazionale”.

Nelle premesse dell’interrogazione veniva fatto presente che “per quanto concerne le prove di accesso dei futuri allievi, l'altissimo numero di domande implica l'esigenza di una particolare attenzione a tutti gli elementi atti a garantire un perfetto svolgimento del test preliminare previsto nel mese di luglio” e che “malgrado il numero altissimo di domande, la loro distribuzione non uniforme su sedi e classi di abilitazione implica il paradossale rischio che in alcune classi di abilitazione il numero di idonei possa in qualche sede risultare inferiore al numero di posti”.

Insomma, qualcuno aveva messo in guardia il Ministero segnalando il rischio che accadessero le cose che poi sono effettivamente accadute.

Non risulta ad oggi che il ministro abbia risposto all’interrogazione. Né che i suoi uffici ne abbiano recepito gli avvertimenti, visto quello che è poi successo.