Il Pd invita Profumo
ad ascoltare le Province

da Tuttoscuola, 27.7.2012

Dal Pd si registrano due voci che provano a metter pace nel conflitto aperto tra il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e le Province, in rappresentanza delle quali ha parlato nei giorni scorsi Giuseppe Castiglione, presidente dell'Unione delle Province d'Italia.

La Responsabile Scuola Segreteria Pd, Francesca Puglisi, in particolare ha sostenuto che “l'allarme lanciato dalle province italiane sulle condizioni dell'edilizia scolastica e sui servizi essenziali per il regolare svolgimento del prossimo anno scolastico non ha nulla a che vedere con la riforma dell'assetto dello Stato”.

“I tagli ad esercizio finanziario ampiamente avviato – ha spiegato l’esponente democratica - rischiano di mettere seriamente a rischio la fruizione del diritto fondamentale di istruzione”.

Il Pd chiede quindi “al ministro Profumo di collaborare seriamente per trovare le risorse necessarie a coprire ciò che maldestramente è stato tagliato nella spending review. Un insieme di norme che mette definitivamente a rischio il diritto ad una scuola pubblica di qualità”.

Un invito al dialogo è giunto pure democratico Gianclaudio Bressa, capogruppo nella commissione Affari costituzionali: “Spiace ascoltare certe cose dal ministro Profumo. E c'è da chiedersi se abbia una conoscenza reale di quale sia la funzione delle Province nella gestione degli edifici scolastici. Sa il ministro Profumo che molti degli istituti secondari che hanno la loro sede in un piccolo comune, se non ci fosse la Provincia sarebbero chiusi da tempo? E sa il ministro che se questi stessi istituti, per i quali le Province hanno contratto mutui molto costosi, passassero ai comuni, i Comuni non avrebbero i soldi per continuare a pagarne le rate?”

Bressa ha concluso sostenendo che “l'estromissione delle Province dalla gestione scolastica significherebbe la chiusura di centinaia di istituti nel nostro paese”, e che “la battaglia delle Province non è una battaglia in difesa di se stesse, ma in difesa della scuola pubblica di questo paese”.