Spending review: genitori cattolici, la chiusura
delle paritarie aumenterà i costi per lo Stato

da Tuttoscuola, 13.7.2012

L’AGeSC, Associazione Genitori Scuole Cattoliche, insiste sulla valutazione negativa della manovra di riduzione della spesa pubblica.

“La decisione del Governo, all'interno della spending review, di mantenere il taglio di 260 milioni al capitolo di spesa 'scuole paritarie', pari al 50% del budget, costituisce un provvedimento antieconomico innanzitutto per lo Stato” - ha dichiarato il Presidente di AGeSC, Roberto Gontero, che ha comunque espresso una moderata soddisfazione in quanto “Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano, incontrati nella giornata di martedì 10 luglio, si sono impegnati affinché il Governo ripristini al più presto i fondi alle paritarie”.

Secondo Gontero, un provvedimento della spending review che conferma i tagli al sistema paritario nell'ordine del 50%, otterrà un forte aggravio delle spese dello Stato a causa della chiusura di molti istituti non statali.

Il presidente di Agesc spiega così la sua tesi, riferendosi in particolare alle scuole dell’infanzia che costituiscono il settore più diffuso del sistema paritario.

Dopo aver messo in evidenza i risparmi virtuali dello Stato, grazie al servizio prestato dalle scuole paritarie nei diversi settori scolastici, Gontero richiama l’attenzione soprattutto sulle scuole dell’infanzia che potrebbero a trovarsi, più di altre, a rischio concreto di chiusura per i tagli; e poiché “Per ogni bambino delle materne che frequenta una scuola non statale, lo Stato risparmia circa 5.500 euro”, la chiusura di molte scuole avrà effetti negativi per le spese dello Stato.

Infatti, conclude Gontero, “o lo Stato dovrà investire per ulteriori strutture alcuni miliardi di euro o, in alternativa, decine di migliaia di bambini fra i tre e i sei anni non potranno più frequentare la scuola materna”.