Tagli da 4 a 8 miliardi: di P.A. La Tecnica della Scuola, 2.7.2012 Ma si potrebbe arrivare anche a 10 miliardi di tagli nel decreto sulla spending review in discussione oggi al vertice interministeriale. Il decreto sulla revisione di spesa č atteso dopo gli incontri con le parti sociali e gli enti locali, rinviati a domani. Obiettivo principale del decreto resta evitare l'aumento dell'Iva a ottobre, trovare nuovi fondi per i territori colpiti dal terremoto in Emilia-Romagna e finanziare le spese inderogabili, come le missioni internazionali. Una parte delle risorse arriverā dalle misure del commissario straordinario Enrico Bondi, con la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi. Una sforbiciata che riguarderā in parte la sanitā, con tagli da 1-2 miliardi, soprattutto per la riduzione della spesa farmaceutica. Il secondo e terzo pilastro saranno la riduzione delle Province e la scure sulle societā pubbliche, alleggerendo Cda e tagliando enti strumentali, societā e consorzi di Regioni, Province e Comuni. Possibili poi misure sul pubblico impiego, con interventi su buoni pasto e tredicesime, e soprattutto la riduzione dell'organico, con l'ipotesi per i dipendenti in esubero di mobilitā per due anni o pensionamento con le vecchie regole (derogando alla riforma Fornero) per i sessantenni. Per i dipendenti pubblici potrebbero esserci un taglio dei buoni pasto, il rinvio della tredicesima a gennaio e una riduzione di permessi e distacchi. Prevista anche la riduzione dell'organico del 20% per i dirigenti, del 10% per quelli di secondo livello e del 5% per gli altri ruoli, coinvolgendo circa 10mila lavoratori. Per gli statali in esubero non ricollocabili potrebbe essere stabilita la mobilitā per due anni (con l'80% dello stipendio), mentre per chi ha i requisiti per la pensione potrebbe scattare il pensionamento con le vecchie regole previdenziali, derogando per 1-2 anni alla riforma Fornero. |