Ammessi agli esami con otto insufficienze.
E il ministro Profumo lo sa?

di Vincenzo Pascuzzi, 6.7.2012

"Ammessi con otto insufficienze". Così testimonia e denuncia un docente di scuola media su un blog che tratta questioni scolastiche (1). A commento, seguono altri post che completano la descrizione di una realtà scolastica fallimentare ma trascurata, messa in ombra, rimossa, ignorata.

Spirale viziosa. In sintesi, in moltissime scuole medie e superiori, da anni o decenni, si sono installati e radicati comportamenti collettivi del tutto scorretti, illogici, anormali, autolesionisti che permettono l'ammissione alla classe successiva o all'esame di terza media o a quello di maturità di alunni con troppe, troppe insufficienze. Succede che, in occasione degli scrutini finali, le norme scritte e codificate vengono accantonate e travolte da prassi consolidate, perniciose e diffuse che, come in una spirale viziosa, riproducono e aggravano i problemi e le situazioni che dovrebbero invece recuperare, o sanzionare, o recidere.

"Seismo ambientale". C'è chi indica questa situazione come eccesso di buonismo e ne imputa la responsabilità - pensate - al mitico o deprecato '68. Ma questa è una diagnosi sbrigativa, ideologica, falsa, di comodo. "Paniscus" (alias Lisa) sgombra il campo, fa chiarezza, con due post successivi nel blog citato (1), Vediamo: «il mantra, ripetuto acriticamente, secondo cui "sarebbe tutta colpa dell'ideologia sessantottina", francamente ha fatto il suo tempo, è completamente scollato dalla realtà attuale, e ormai è diventato una frase fatta, talmente ritrita che non fa più nemmeno irritare ma solo sbadigliare». Messo da parte il '68 e gli aggettivi derivati, potremmo indicare questa situazione patologica con un neologismo: "seismo", una specie di virus che infetta e affligge i cdc in occasione degli scrutini finali. Ci può essere: seismo di necessità, seismo indotto, seismo inerziale o di tradizione, seismo per legittima difesa, seismo compulsivo. Oppure, e meglio, "seismo ambientale". Avendo mutuato l'aggettivo dalla "corruzione ambientale", .... fenomeno per il quale .... determinati comportamenti, .... siano dovuti da ormai una consolidata prassi popolare utilizzata da tutti e per questo anche se non lecita, "normale" (2);

Le cause. La situazione, il fenomeno indicato con il neologismo "seismo ambientale" risulta epidemico, si verifica, in misura maggiore o minore, in tutte le scuole. Molte le cause, due le principali. La prima consiste nell'abuso sistematico del voto di consiglio per sanare le insufficienze, tutte tranquillamente considerate "lievi", non solo i 4 ma anche i 2 e i 3! Sui 5 neanche si discute: diventano direttamente 6! Altra causa determinante è il ruolo che (alcuni/e) presidi si attribuiscono da sé nella sceneggiata-scrutinio finale. Agiscono contemporaneamente da produttori, registi, sceneggiatori, primi attori, anche figuranti e comparse, ..... I docenti devono essere docili e fare, anzi semplicemente attuare quello che loro stessi (i presidi) hanno già deciso e organizzato, magari con mesi di anticipo: bocciare il meno possibile per mantenere il numero degli alunni, delle classi e non far sfigurare la loro scuola. E' vero però che i presidi non hanno tutti i torti e tutte le responsabilità, viste le condizioni operative in cui il Miur costringe la scuola e le scuole.

La scuola rappresentata. Le conseguenze del "seismo ambientale" diffuso sono che in tal modo si crea una rappresentazione della scuola ben diversa dalla scuola reale. E' come se sotto una colata di cemento o di asfalto venissero occultate - quasi fossero rifiuti tossici - tonnellate e tonnellate di insufficienze. E assieme ad esse scompaiono anche la credibilità della scuola, i dubbi e le incongruità della didattica e dei programmi. E' come nascondere al medico i sintomi di una malattia.

Le copiature. Agli esami scritti, "La maggioranza copia" come titolano i giornali. La tecnologia aiuta. Qualche sito fa sondaggi che confermano. Il sito scuolazoo.it pubblicizza "l'orologio bigliettino" - un lettore MP3 con 1 GB di memoria - come la "nuova arma segreta contro lo studio e i prof" ed esagera “La più grande invenzione dopo la scoperta del fuoco e della ruota” (3). Agli esami, suggeriscono anche alcuni prof. Ma copiare e suggerire diventa quasi obbligatorio, necessario e complementare dopo aver effettuato scrutini manipolati.

L'Invalsi. Anche l'Invalsi è coinvolto in questa situazione. L'istituto dipende, non è in posizione terza, dal Miur ma non è chiaro il suo compito. Il ministero potrebbe usarlo per testimoniare come meno grave la situazione della scuola, o per validare sue riforme e altre azioni ministeriale, oppure per cercare capri espiatori nei soliti prof. Altra caratteristica dell'Invalsi - quasi a giusticare la sua esistenza - è l'accusa, ricorrente e indirizzata ai docenti, di essere di manica larga con le valutazioni rispetto al valore oggettivo - stabilito da lui stesso e con criteri non noti - delle conoscenze degli alunni.
Nei fatti, Invalsi si è fatto una brutta fama ed ha diffuso molta ostilità. Non si capisce il senso della sua interferenza negli esami di terza media, il suo volersi infiltrare nella maturità, il suo approccio autoritario, autoreferenziale, insindacabile, fiscale.
Invalsi dovrebbe cessare di interferire con gli esami, adottare un approccio amichevole, consensuale, umano, collaborativo con docenti e discenti. Farebbe bene anche a cambiare sigla o acronimo.

Allora bocciare di più? Alcuni lo verrebbero, ma non si può. Nei fatti, non è possibile superare le percentuali attuali. E poi non esiste una terapia della bocciatura. La bocciatura è strumento logoro, desueto, inefficace. La bocciatura contrappone docenti e discenti. Le bocciature costano al Miur (circa 8.000 euro l'una) e alla società (dai 16 ai 24.000 euro). Non è questa la via. Per avviare il recupero della scuola, bisogna prima ammettere e riconoscere la realtà, estinguere l'habitat del "seismo ambientale", collaborare insieme o con chi è disponibile, smettere di auto-ingannarsi, programmare un'azione graduale e a medio-lungo termine.

L'ipotesi di non bocciare. La proposta è quella di abolire le bocciature, ma ciò non significa promuovere tutti con 6 fasulli né impedire le ripetenze. In altre parole, abolire il voto di consiglio che condona le insufficienze, ma realizzare uno scrutinio semplificato in cui ogni docente possa davvero mettere i suoi voti veri. Successivamente le famiglie, in base a pagelle con voti veri, potranno responsabilmente scegliere o la ripetenza dell'alunno oppure di usufruire di iniziative di recupero.

Scuola 1.1. Il ministro Profumo "chiede un’accelerazione sulla riforma" e dichiara che "la scuola è pronta per essere più moderna, ...." (4). Sfonda una porta aperta! E chi non la vorrebbe una scuola più moderna! Resta da vedere se il ministro si limiterà a dichiarazioni, sogni ad occhi aperti, slogan accattivanti oppure se alle sue parole seguiranno i fatti. Il successo del c.d. plico telematico ha galvanizzato il ministro che già contabilizza un risparmio di 240.000 euro (mezzo euro a maturando!) (5) e lo sta spronando verso altre mete. In proposito, c'è anche chi dà un contributo critico e realista, osservando che non basta il plico telematico per avere la scuola più moderna (6). C'è anche chi - come chi scrive - si accontenterebbe intanto della "scuola 1.1", con l'eliminazione delle classi-pollaio, la stabilizzazione dell'esercito dei precari storici, la messa a norma degli edifici, la riduzione a metà (dal 18,8% al 9,9%) della dispersione scolastica, e anche la dotazione di termosifoni alla scuola Falcone dello Zen di Palermo. Poi verrà più facile la "scuola 2.0".

Roma, 6 luglio 2012

Vincenzo Pascuzzi

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LINK

(1) Ammessi con otto insufficienze. Una testimonianza

(2) Concussione

(3) Copiare alla maturità: Orologio Bigliettino!

(4) Scuola, il ministro Profumo chiede un’accelerazione sulla riforma

(5) .... il plico telematico, con un risparmio per il ministero di 240mila euro

(6) Non basta il plico telematico a far la scuola 2.0