Ci risiamo, a Milano 65 classi a Tempo Pieno
trasformate d’ufficio a Tempo Normale
ScuolaOggi 5.6.2012
Il 28 maggio l’UST di
Milano ha pubblicato la
dotazione organica per l’a.s. 2012/2013 relativa al personale
docente della scuola primaria. Il documento per la prima volta
distingue l’organico destinato alle scuole della provincia di Milano
da quello destinato alle scuole della provincia di Monza – Brianza.
Per brevità e per confrontare i nuovi dati con
quelli degli scorsi anni, di seguito parleremo genericamente di
Milano riferendoci a entrambe le province.
Numero di alunni e
classi
Il numero di alunni è aumentato rispetto allo scorso anno di 2.600
unità, mentre il numero di classi solo di 30. Ipotizzando una media
di 26 alunni per classe, le classi necessarie sarebbero dovute
essere almeno 100, cioè 70 in più.
Classi a Tempo Pieno
(40 ore) trasformate d’ufficio a Tempo Normale (27 ore)
Le scuole hanno chiesto l’attivazione di 1.563 classi prime: 1.456 a
Tempo Pieno (TP) e 107 a Tempo Normale (TN). L’UST di Milano ha
autorizzato l’attivazione di 1.356 prime a TP, 100 in meno, e 172 a
TN, 65 in più. Delle 100 in meno a TP 35 non sono state autorizzate
e 65 sono state trasformate d’ufficio a TN. A circa 1.600 alunni è
stato negato il Tempo Pieno. Si è quindi verificato qualcosa di
analogo a quanto accaduto nel
2010 quando 147 prime richieste dalle scuole a TP furono
trasformate d’ufficio a TN.
Tempo Pieno (40 – 41
ore)
A fronte di 1.417 quinte a TP uscenti sono state autorizzate 61
prime a TP in meno. In particolare è accaduto questo. Confrontando
il numero di classi I, II, III e IV a TP in organico di diritto a.s.
2011/2012 con il numero di classi II, III, IV e V a TP in organico
di diritto a.s. 2012/2013, si nota un incremento di 44 classi. La
variazione non può che essere il risultato di aggiustamenti avvenuti
in sede di adeguamento alla situazione di fatto. Le pluriclassi a TP
sono passate da 26 a 14, 12 in meno.
Confrontando l’organico di diritto di quest’anno con quello del
prossimo si hanno quindi un incremento di 44 classi e un decremento
di 61 + 12 classi, in definitiva 29 classi in meno. L’aumento del
numero di classi intermedie è stato compensato riducendo il numero
di classi prime.
Tempo Normale (27 – 30
ore)
A fronte di 115 quinte a TN uscenti sono state autorizzate 57 prime
a TN in più. In particolare è accaduto questo. Confrontando il
numero di classi I, II, III e IV a TN in organico di diritto a.s.
2011/2012 con il numero di classi II, III, IV e V a TN in organico
di diritto a.s. 2012/2013, si nota un incremento di 8 classi. Anche
in questo caso la variazione non può che essere il risultato di
aggiustamenti avvenuti in sede di adeguamento alla situazione di
fatto. Le pluriclassi a TN sono passate da 19 a 13, 6 in meno.
Confrontando l’organico di diritto di quest’anno con quello del
prossimo si hanno quindi un incremento di 57 + 8 classi e un
decremento di 6 classi, in definitiva 59 classi in più. L’aumento
del numero di classi a TN è l’effetto della mancata autorizzazione
da parte dell’UST di tutte le classi a TP richieste dalle scuole.
Organico scuola
primaria
Le scuole primarie di Milano per far funzionare 7.034 classi a TP e
742 a TN potranno contare su 14.046 docenti. Il monteore per ogni
istituzione scolastica è stato determinato contando 40 ore per le
classi I e II a TP, 41 ore per le classi III, IV e V a TP, 27 ore
per le classi I, II, III e IV a TN e 30 ore per le classi V a TN.
Per calcolare l’organico da assegnare il monteore è stato diviso per
22, cioè per il numero di ore di insegnamento settimanale del
singolo insegnante. I criteri utilizzati per arrotondare o meno il
numero di ore residue a posto intero non sono noti.
Rispetto all’organico di diritto dell’a.s. 2011/2012 il numero di
docenti è aumentato di 65 unità, aumento del tutto insufficiente a
fronte di un aumento di 2.600 alunni e di una richiesta di 1.456
prime a TP cioè 39 in più rispetto al numero di quinte a TP uscenti.
Se calcolassimo 2 docenti per ogni classe a TP (44 ore) e 3 docenti
ogni 2 classi a TN (66 ore)i docenti necessari sarebbero circa
15.200, cioè 1.150 in più rispetto a quelli effettivamente
disponibili (+8%). Il calcolo è sicuramente al ribasso perché non
tiene conto dell’aumento del numero di alunni per classe e del fatto
che complessivamente tra il 2010 e il 2012 più di 200 classi a TP
sono state trasformate d’ufficio a TN.
Un confronto tra la
situazione attuale e quella dell’a.s. 2004/2005, primo anno di
applicazione della cosiddetta “Riforma Moratti”
Dal
2004, piena epoca Moratti, al 2012, principio e quasi termine
dell’epoca Profumo, la scuola primaria milanese è così cambiata.
Il numero di alunni è aumentato di circa 17.000 unità (+11%). Gli
alunni delle classi a TP sono aumentati di 20.000 unità (+15%),
mentre quelli delle classi a TN sono diminuiti di 3.000 unità
(-15%). Se le 200 classi richieste a TP non fossero state
trasformate d’ufficio a TN le variazioni sarebbero state
rispettivamente +19% e -42%.
Il numero di docenti di sostegno in organico di diritto è aumentato
di 180 unità (+19%), ma il numero di alunni diversamente abili è
aumentato di 1.200 unità (+33%).
l numero di insegnanti specialisti di lingua inglese in organico di
diritto è passato da 521 a 0 (-100%).
Il numero di classi è aumentato di 350 unità (+4,7%). Le classi a TP
sono aumentate di 600 unità (+9,4%), mentre quelle a TN sono
diminuite di 250 (-25%). Se le 200 classi richieste a TP non fossero
state trasformate d’ufficio a TN le variazioni sarebbero state
rispettivamente +12,5% e -45%.
Il numero di docenti è diminuito di 164 unità (-1,15%), il numero di
alunni per classe è passato da 19,89 a 21,22 e il numero di alunni
per insegnante da 10,41 a 11,75. Per fare una “buona scuola”
all’epoca sarebbero stati necessari 150 docenti in più (+1%), adesso
ne servirebbero almeno 1.150 (+8%).
In poche parole la scuola primaria milanese nel giro di 8 anni è
precipitata.
Conclusioni
Il ministro Profumo, invece di dedicare il suo tempo a pensare come
distribuire medaglie a docenti e studenti, farebbe bene a
occuparsi per davvero di Scuola. A quanto pare però non ne ha
nessuna intenzione.