Insegnare storia delle religioni.
Profumo: perché no?

da Tuttoscuola, 8.6.2012

Nel corso di una lunga intervista, di carattere un po’ salottiero, ieri sera su RAI News, il ministro Profumo si è imbattuto in una domanda di una ascoltatrice che non lo ha scomposto per niente.

“Perché non insegnare a scuola la storia delle religioni” è stata la domanda.

Il ministro è stato diretto nella risposta: “perché no?”

Oggi – ha osservato Profumo – viviamo in una società multiculturale e multietnica. Sarebbe opportuno aiutare i nostri ragazzi a capire meglio questo mondo che li circonda, imparando a conoscere culture e religioni degli altri popoli”.

Profumo ha ricordato che in Italia c’è però il vincolo del concordato con la Santa sede che obbliga lo Stato a privilegiare l’insegnamento della religione cattolica.

Quella del ministro, come si può capre, è stato soltanto un parere personale, non una proposta, ma questo non toglie che possa provocare reazioni e iniziative da parte di chi da tempo propone proprio di introdurre tra gli insegnamenti della scuola italiana, in nome della laicità dello Stato, la storia delle religioni.

La CEI, forte dell’alto consenso degli studenti italiani che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, probabilmente ignorerà il parere di Profumo.