Ghizzoni (Pd): Serve un piano pluriennale da Tuttoscuola, 1.6.2012
"Occorre archiviare la stagione dei tagli indiscriminati e prevedere
un piano pluriennale di investimenti", è questo il messaggio
principale di una lunga intervista rilasciata da Manuela Ghizzoni
(Pd) all'indomani dell'elezione alla presidenza della commissione
Cultura della Camera, all'agenzia di stampa Dire.
"Premetto che sono felice per la convergenza raggiunta dai gruppi
parlamentari sul mio nome. La sostanziale unanimità che si è
determinata consentirà di ricercare la più ampia condivisione sui
tanti provvedimenti che dovremo affrontare in quest'ultimo periodo
della legislatura: dalla scuola, ai beni culturali, allo sport, alla
legge sullo spettacolo dal vivo, all'editoria. Tutte tematiche molto
importanti che incidono fortemente sulle possibilità di crescita del
paese".
"Occorre archiviare la stagione dei tagli indiscriminati a settori
così fondamentali e prevedere un piano pluriennale di investimenti
che possa aprire il nostro sistema della conoscenza.
L'internazionalizzazione è fondamentale, dobbiamo quindi prevedere
politiche attrattive nei confronti dei giovani talentuosi non
italiani e interventi concreti per trattenere i nostri. Si tratta in
sostanza di invertire rotta rispetto ai tagli del passato e
salvaguardare il grande investimento in conoscenza che altrimenti
andrebbe disperso all'estero. Disinvestire in istruzione, università
e ricerca è stato un vero e proprio suicidio. La prossima legge di
bilancio dovrà sancire definitivamente questo principio".
"La scelta dei tagli è stata una scelta politica, non certo tecnica.
Si potevano raggiungere i medesimi obiettivi di bilancio con
soluzioni diverse e soprattutto su altri capitoli di spesa. Ritengo
irrinunciabile il potenziamento degli investimenti nei settori
culturali: all'Italia di oggi spetta l'onere e l'onore di tutelare e
valorizzare il proprio patrimonio culturale, storico e artistico.
Anche perchè ogni euro che verrà investito in questi settori avrà un
elevato effetto moltiplicativo. Sono sempre più numerosi gli studi
che dimostrano che la cultura fa da volano a molti altri settori del
nostro sistema economico. Potremmo veramente essere un modello da
imitare. Ma questo è un discorso che va oltre il mio nuovo incarico.
In ogni caso, non mancherò di stimolare il dibattito e il dialogo
con il governo. Anche perchè le sfide che ci attendono sono
moltissime".
"Beh vede, in questi giorni non si può non pensare a quanto dovremo
fare per i territori colpiti dal terremoto. La commissione farà
certamente la sua parte per aiutare e sostenere il governo nelle
scelte per la ricostruzione del patrimonio storico artistico e
dell'edilizia scolastica con l'ambizione, nell'ultimo caso, che a
settembre l'anno scolastico possa iniziare regolarmente anche in
quei territori. Io provengo proprio da quelle zone martoriate e
sento un particolare senso del dovere verso quelle comunità". "Le modalità di lavoro verranno condivise con tutti i gruppi, è chiaro però che il confronto con il mondo della cultura è, di per se, fondamentale e cercherò di stimolarlo anche per sanare la frattura che errare politiche del passato hanno indubbiamente creato. Peraltro non è una novità per la commissione cultura di aprirsi ai contributi esterni, all'ascolto delle opinioni dell'eccellenza del nostro Paese". |