L'intervento

Commissari schedati

 Pasquale Almirante La Sicilia, 3.6.2012

Il Miur il 30 maggio scorso ha pubblicato sul proprio sito internet i nomi dei commissari esterni agli esami di stato che, come è noto, si uniranno all'altra metà di membri interni per giudicare il percorso scolastico di oltre 500 mila alunni del quinto anno delle superiori. Contestualmente, come è accaduto già l'anno scorso, un gruppo di docenti e presidi ha lanciato un appello affinchè ciascuno nel proprio ambito si adoperi nel rispetto rigoroso delle procedure, impedendo soprattutto interventi esterni alle prove scritte, come l'uso di telefonini e marchingegni elettronici, e di non accettare raccomandazioni che sviliscono gli esami e mortificano i più bravi.

Dal fronte opposto però, quello degli studenti, è partita la contromisura nella forma di un appello-invito a chi conosce il commissario esterno affinchè, dietro elargizione di ricariche telefoniche, descriva il commissario nelle sue particolari tendenze: gli argomenti più cari, i tic, le preferenze, il carattere con le burberie e le amenità in modo da contribuire all'arricchimento di un data base dove già sono schedati oltre 26 mila docenti di tutta Italia. Un clic e si mette in moto il CercaProf.

Nello stesso tempo sembra proprio che solo un buon 40% di esaminandi sia disposto a non portare con sé il telefonino, per evitare rischi, mentre tutto il resto non intende privarsi di uno strumento tecnologico, telefonino o altro, per cercare aiuto esterno. Di questo 60% c'è un buon 47% che lo userà durante le prove per cercare sul web le risposte ai compiti scritti, mentre il 63% adopererà il telefonino per chiamare parenti o amici acquattati tra enciclopedie, computer ed esperti per supportare il candidato. Nel mezzo di questi due schieramenti, l'Ufficio scolastico del Veneto ha pensato bene di promuovere una giornata di formazione-aggiornamento per commissari e presidenti intorno alle procedure di legge per evitare incertezze e rispondere con efficacia alle mille perplessità che si dovessero presentare. Si tenga infatti conto che ogni anno scattano non solo novità sulle ammissioni, i giudizi e le procedure, ma anche impedimenti che costringono a chiamare insegnanti con poca esperienza compresi i precari sui cui si nicchia ma che concorrono in modo notevole a portare avanti la carretta mezza sbullonata della nostra scuola.