Scatti di anzianità in fumo?

da Tuttoscuola, 13.6.2012

Alla vigilia di Natale 2011, dopo un incontro dei sindacati con il ministro Profumo, tutti gli organi di stampa riportavano la notizia della soluone degli scatti di anzianità per il personale dlela scuola, affermando che “Per quanto riguarda il recupero degli scatti di anzianità l'ultima parola spetta al ministero dell'Economia (proprio oggi è previsto un incontro tecnico a questo proposito) anche se viale Trastevere assicura di avere le carte in regola perché risorse prelevate dal 30% di risparmi ottenuti attraverso dimensionamento e razionalizzazione vengano riversate sugli scatti di anzianità. I sindacati, pur con toni diversi, esprimevano apprezzamento per l’impegno del ministro e soddisfazione per l’imminente soluzione del problema.

Poi cominciava l’attesa e la crescente preoccupazione per l’assenza totale di segnali positivi, con prese di posizione dei sindacati che chiedevano conto di quell’impegno.

Ieri, finalmente, nell’incontro con il ministro si è disucsso degli scatti, ma è arrivata la temuta notizia: soldi non ce ne stanno.

Tra i primi comunicati sindacali, delusi e contrariati, vi è stato quello della Gilda che, senza mezzi termini, ha dichiarato: Bocciamo nettamente l’operato del governo che ha prima tagliato i posti e poi ha assorbito per le maggiori spese in organico di fatto una parte dei risparmi conseguiti che dovevano comunque andare al personale”.

Non molto diverso il tono dello Snals che ha riaffermato la priorità della soluzione del problema degli scatti e ha manifestato al Ministro la contrarietà, in particolare, per una “certificazione dei risparmi, derivante dalla riduzione degli organici prevista dall’art. 64 della legge 133/2008”, conclusa con un accordo tra MEF e MIUR senza alcun coinvolgimento delle OO.SS.. Ciò fa pagare, di fatto, alla scuola e ai suoi operatori gli oneri derivanti dai posti di sostegno autorizzati a seguito della nota sentenza della Corte Costituzionale.