Bocciare o non bocciare? di Vincenzo Pascuzzi, 30.6.2012
Pontremoli (Massa-Carrara).
"Cinque bambini di prima elementare bocciati" (1). Questa notizia,
dall'inizio di giugno, ha innescato un dibattito intenso,
partecipato, potenzialmente utile e che ancora registra nuovi
interventi e contributi.
La cornice: sei mesi persi.
"Sono passati oltre sei mesi dalla nascita del governo Monti ma il
Ministro Profumo ha disatteso tutti i buoni propositi e le
aspettative di coloro che credevano nel cambiamento della scuola
pubblica": così sintetizza Paolo Latella sul blog Unicobas Lombardia
(2). Si può non bocciare. Luca Papini, insegnante elementare a Livorno dichiara che "I suoi bambini non li ha mai bocciati e non lo farà mai. Perché, come diceva don Milani, bocciare è come sparare su un cespuglio. Forse era una lepre o forse era un ragazzo" (10). Classi-pollaio. «Le aule affollate, non c'entrano» azzarda Lucia Baracchini (11). Lo capisce chiunque che non è vero e che c'è una bella differenza fra una classe di 29 o 30 alunni e una di 19 o 20! Ancora Baracchini: «Meglio fermarli ora»: la domanda però è "perché non si è intervenuti quando era ancora possibile?" Per il loro bene. Il preside Angelo Ferdani: «Ci siamo attenuti alla normativa ministeriale .... (bocciati) per il loro bene» (12). Ma il preside non si esprime sulla capienza dell'aula in relazione alle norme di sicurezza: non è asimmetrico citare le norme quando sono rispettate e tacere quando - forse - non lo sono? E il "loro bene" vale solo ora, a giugno, quando è già tardi e non prima, a febbraio-marzo, quando si poteva intervenire utilmente? E poi chi può decidere, per gli altri, il "loro bene"? Bocciare le maestre? Si domanda retoricamente Luigi Cancrini (13). Distrattamente, o con le migliori intenzioni, l'autorevole psichiatra e psicoterapeuta sembra scivolare nel pregiudizio diffuso secondo cui maestre e prof portano tutta la responsabilità del sistema scuola, di cui pure sono vittime - mansuete e rassegnate - essi stessi. Bocciare il preside? Osserva Francesca Puglisi: ''Continuano purtroppo ad emergere, nella vicenda della scuola di Pontremoli, l'arroganza e l'incompetenza del dirigente scolastico, pagate dai cinque bambini .... '' (14) e si domanda se non sia da bocciare proprio lo stesso d.s. o preside. La traiettoria. Conviene notare che la vicenda dei 5 bambini bocciati a giugno ha avuto origine mesi prima (forse a marzo) e un'evoluzione temporale di mesi. Ha perciò percorso una traiettoria spazio-temporale. I giudizi, le prese di posizione pro o contro dovrebbero riferirsi a tutta questa traiettoria, dall'inizio alla fine, e considerare cosa è stato fatto e cosa non fatto. Non limitarsi a considerare solamente la situazione finale fotografata al momento dello scrutinio: non hanno raggiunto "requisiti minimi per la sufficienza". Si può escludere con sicurezza la responsabiltà colposa o omissiva del sistema scuola (dalle stesse maestre, al d.s., agli usp e all'usr, fino al ministro e al governo)? Bocciare il Miur? Forse maestre e d.s. non hanno segnalato o insistito abbastanza riguardo alla situazione didattica e ai mezzi necessari per recuperarla. Oppure ministro e governo hanno fatto orecchie da mercante, ignorando le segnalazioni? L'occasione può risultare utile per indagare e approfondire.
Bocciare costa. In termini
economici, psicologici, rispetto alla dispersione scolastica. Miur e
governo però non sono usi fare un idoneo bilancio costi-benefici. Si
limitano a fare un bilancio contabile entrate-uscite (e ora anche
tagli e risparmi!) riferito all'orizzonte temporale di un solo anno.
Fanno piccolo cabotaggio! Quello che appare come positivo o
risparmio se riferito all'anno, può benissimo nascondere una perdita
riferita a un periodo maggiore.
Né carne, né pesce. Esistono in
Europa, non sulla Luna, Stati che hanno adottato sistemi scolastici
che, con diverse modalità, non contemplano la bocciatura: Germania,
Inghilterra, Austria, Portogallo, Estonia, Lituania, Lettonia,
Finlandia (15). Di ciò però si parla molto poco.
Roma, 30 giugno
2012 LINK (1) Pontremoli, 5 bambini bocciati."Colpa delle classi pollaio" (2) Gelmini e Profumo, scambio di complimenti, i problemi della scuola pubblica sono ancora lì! (3) La scuola nell’era Monti. troppi silenzi (4) Profumo: "Test e lezioni simulate: così cambierò i concorsi" (7) D'ora in poi e per sempre sarà il "generale Profumo". (8) Il plico telematico e la nascita della scuola 2.0 (9) La scuola non abbandoni i più deboli (11) Favorevole Lucia Baracchini (12) Bocciati a 6 anni: "Per il loro bene" (13) Bocciare i bambini o le maestre? (14) Puglisi (Pd), a Pontremoli bocciare dirigente non bambini (15) Vietato bocciare alla scuola primaria! (16) Bocciature Pontremoli: ecco le motivazioni
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