mancato pagamento indennità funzioni superiori.

Inviato da Giorgio Marchioro, 21.6.2012

Spett.le 

Ministro della Pubblica Istruzione

caposegreteria.ministro@istruzione.it


E, p.c.

indignatospeciale@mediaset.it

Spett.le redazione

                                                                  Il fatto quotidiano

Italia dei Valori

dipietro@antoniodipietro.it

GILDA – Venezia

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segreterianazionale@uilscuola.it

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Ufficio Scolastico

Provinciale di Vicenza

ufficio13vicenza@istruzione.it

direzione–veneto@istruzione.it

Schio, 19 giugno 2012

Egregio dott. Profumo,

come Lei ben sa, a causa di un conflitto di competenza tra Ministero dell’Economia e Ministero dell’Istruzione, a partire dal gennaio 2010 non sono mai stati erogati i compensi dovuti ai collaboratori che hanno sostituito i direttori SGA, ai docenti che hanno sostituito i Dirigenti Scolastici e ai docenti collaboratori vicari delle scuole in reggenza.

In pratica da un anno e mezzo lo Stato non paga chi ha lavorato e sta lavorando: tali compensi sono incontestabilmente dovuti a norma di contratto collettivo: il Giudice del lavoro di Milano si è già pronunciato per due volte riconoscendo il pieno diritto del dipendente.

Ho inoltrato un sollecito di pagamento a Codesto spett.le Ministero, ma, come avevo previsto, nessuno si è degnato di rispondermi: dopo 18 mesi la mia pazienza si è esaurita.

Mi limito pertanto alle seguenti considerazioni che riguardano specificamente la Sua funzione e le Sue competenze.

1)  In quest’anno scolastico sono state promosse iniziative e progetti rivolti agli studenti sull’educazione alla legalità e al rispetto della legge (la grande “nave della legalità”): mi sembra contraddittorio che un’istituzione che promuove e predica il rispetto della legge si faccia poi beffe della forma più basilare di legalità che, come Lei ben sa, consiste nel retribuire chi ha lavorato.  Uno stato che predica bene e razzola male non può pretendere o presumere di educare nessuno.

2)   Ho sentito che Lei ha proposto di premiare gli insegnanti migliori: forse, prima di prevedere incentivi per i migliori, sarebbe meglio pagare quanto dovuto a chi ha lavorato.

3)  In un paese ormai tristemente famoso per essere la patria delle indennità faraoniche, delle pensioni d’oro e degli sprechi, pagare un’ indennità a  circa 3000 dipendenti non dovrebbe essere uno sforzo insostenibile:  sicuramente sarebbe un segnale positivo, visto che sono già trascorsi 18 mesi nella più offensiva indifferenza

4)  Mi trovo ora a dover pagare le imposte: io sono tenuto a pagare puntualmente e fino all’ultimo centesimo, mentre lo Stato, avvalendosi del monopolio della forza, si comporta come il più cialtrone dei debitori (e non solo nei confronti degli insegnanti, purtroppo). Sa come si sintetizza, per gli studenti, il principio di legalità? Stato e cittadino sullo stesso piano nel rispetto della legge: il principio di legalità, conquista plurisecolare degli stati occidentali, evidentemente è morto, morto ammazzato. Sarebbe il caso di celebrarne almeno il funerale: ci costerà senz’altro meno di quanto è stato speso per certe altre pompose cerimonie.

5)  Come considerazione conclusiva Le rivolgo una domanda: non le pare che 18 mesi dovrebbero essere sufficienti per risolvere un problema di scaricabarile tra ministeri? Sarebbe forse il caso di provvedere, visto che, a quanto pare, tali ministeri costano ai contribuenti  ben oltre un miliardo di euro per ogni giorno lavorativo.

Tante grazie per il Suo interessamento.

 

Giorgio Marchioro

Contrada Covole 13

35015 SCHIO (VI)