La "riforma del merito" è ideologica

 ScuolaOggi 5.6.2012

In questi giorni il governo ha esplicitato la volontà di presentare un testo di “riforma del merito” per le scuole e nelle università, il ministro Profumo ha annunciato ieri come saranno stanziati solamente 30 milioni sul merito e oltre un miliardo sulla scuola per tutti.

Riteniamo che questo testo, che presto sarà portato in discussione alle camere, sia profondamente ideologico e privo di reali contenuti: in un momento in cui il governo dovrebbe pensare ad investire sul futuro dei giovani, sulle borse di studio e sul welfare studentesco per permettere a tutti e a tutte di poter studiare, l'esecutivo preferisce presentare proposte che non miglioreranno minimamente la vita degli studenti e delle studentesse.

"La prima bozza del governo infatti prevede misure che riteniamo assolutamente inadeguate - dichiara Federico del Giudice, portavoce della Rete della Conoscenza - tra le quali un premio allo "studente dell'anno" determinato in base a criteri non specificati e senza tener conto delle condizioni economiche di partenza. Inoltre sono previste prove di ammissione obbligatorie per l'accesso all'università che costringeranno tutti gli studenti e le studentesse a svolgere esami per l'ingresso ai vari corsi di studio, vengono quindi poste ulteriori barriere in ingresso invece di investire sul diritto allo studio, il cui finanziamento per il 2013 è pari ad appena 13 milioni a fronte dei 300 necessari per garantire una borsa di studio e i servizi a tutti gli aventi diritto".

Inoltre il governo prevede di finanziare le scuole in base ad una serie di criteri di merito, tra i quali il numero di studenti che parteciperanno alle olimpiadi nazionali o internazionali delle varie discipline di studio ed in base al numero di studenti che hanno conseguito il diploma in regola con i tempi. Siamo stupiti di come da un lato si possano pensare ulteriori tagli sulla scuola mentre dall'altro si stanziano fondi specifici da assegnare alle scuole sulla base di criteri che riteniamo assolutamente sbagliati, rischiando così di creare delle scuole di serie A e altre di serie B sotto-finanziate e senza possibilità di svolgere adeguatamente il loro ruolo formativo.

Crediamo che sia assolutamente sbagliato prevedere degli strumenti di incentivi fiscali alle imprese limitatamente al 5% degli studenti identificati come i migliori, in quanto come dimostrato dalle recenti indagini di AlmaLaurea, nel nostro paese chi più studia meno lavora e meno guadagna: crediamo che se veramente si vuole incentivare il merito di chi studia questo vada fatto in modo da garantire a tutti e tutte di trovare un lavoro che consenta di esprimere le competenze acquisite nel corso degli anni.

Crediamo sia indispensabile una netta inversione di tendenza da parte di questo governo. Occorre investire in formazione e ricerca per migliorare la situazione occupazionale in Italia e per garantire un futuro alle giovani generazioni. Contro chi precarizza la nostra vita noi studenti e studentesse di questo paese saremo sempre in piazza.

Noi meritiamo un altro futuro!

Rete della Conoscenza

Analisi tecnica dei provvedimenti riguardanti gli studenti: scheda tecnica

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