Fragoroso .... coming out
del ministro Profumo
sul merito a scuola

di Vincenzo Pascuzzi, 4.6.2012

Merito e scuola, anzi "pacchetto merito" e scuola, da ieri i commenti numerosi e autorevoli evidenziano l'incauta, presuntuosa e solitaria iniziativa del ministro Profumo. Senza duplicare, qualche ulteriore osservazione può essere proposta.

«Credo nei meritevoli generosi, quelli che offrono le loro capacità alla società.Dare un riconoscimento a chi eccelle vuol dire mettere i meritevoli al traino dell'intera classe e innalzare il livello medio». Così Francesco Profumo intervistato da Corrado Zunino su Repubblica di ieri. La sua è una idea personale, una previsione del tutto opinabile, affatto dimostrata, anche contraddittoria: l'eccellente, che traina la classe, disperde chiaramente energie e tempo a scapito del .... mantenimento della sua eccellenza. L'eccellenza che vuole il premio per sé deve essere egoista, magari anche barare e sabotare i concorrenti. Non ci può essere partita corretta o altruista. Mai il primo della classe che aiuta a farsi superare. L'idea di Profumo è un'idea da primo della classe (come probabilmente è stato il ministro) miope, isolato, nevrotico.

L'auspicato, previsto traino non può funzionare, è un'illusione. La scuola è un po' come un albero, cresce dalle radici non tirando su la cima. Le radici della scuola da curare consistono nella dispersione scolastica spaventosa al 20%, nelle ripetenze (circa un diplomato su quattro ha bisogno di sei anni per concludere la scuola superiore), negli anni di fuori corso e negli abbandoni universitari.

E poi la consistenza del premio non viene indicata. Si parla di sconti, quindi a carico di altri non del Miur. Nemmeno si specifica se un meritevole eccellente, per tutti e cinque gli anni del superiore, potrebbe - accumulando i premi - pagare poi i 3-4.000 euro di un Tfa!

All'inizio Profumo aveva promesso informazione, trasparenza, confronto, dialogo: nulla di ciò in questa iniziativa "meritoria". Anzi il Miur vorrebbe ricorrere a un decreto-blitz per far presto, bruciare le tappe, dribblare gli oppositori e anche i saggi e meditati consigli.

C'è ancora una piccola o minima probabilità e speranza che il governo sia più saggio, cauto e prudente dell'avventato ministro.


Roma, 4 giugno 2012