Maturità, il plico telematico
fa risparmiare 240 mila euro l’anno

di A.G. La Tecnica della Scuola, 20.6.2012

Lo ha detto da Shanghai il ministro Profumo, nel giorno del battesimo della innovativa modalità di trasmissione delle tracce: il sistema usato fino all'anno scorso era del 1923, serviva modernizzare il paese. Resta da capire quanto sarà alto il prezzo da pagare, in questa prima fase, sul fronte dei problemi tecnici.

Corrisponde a 240 mila euro l’anno il risparmio derivante dall’introduzione del sistema telematico, con tanto di codice crittografico, con cui il 20 giugno sono trasmesse alle scuole le tracce della prima prova scritta della maturità 2012. n sistema che, ha detto il ministro, ha fatto risparmiare allo Stato 240 mila euro. A dichiararlo, da Shanghai, attraverso Sky Tg 24, è stato il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in corrispondenza dell’avvio della innovativa modalità di trasmissione dei dati.

Profumo si è soffermato sul fatto di quanto fosse ormai anacronistico e quasi offensivo per un paese moderno mantenere la modalità tradizionale, con migliaia di carabinieri incaricati di portare a destinazione, in tutti gli istituti coinvolti, le tracce segrete: "Il sistema usato fino all'anno scorso era nato nel 1923 col ministro Gentile - ha detto Profumo - : dietro c'era un lavoro di mesi per la preparazione dei testi, per le fotocopie, le operazioni per imbustare e il trasferimento ai comandi dei carabinieri e poi alle scuole. Il nuovo procedimento telematico è un passo essenziale nella modernizzazione del paese e porterà un risparmio notevole valutato in 240.000 euro".

La novità introdotta del nuovo sistema telematico, che permette di far giunge le tracce degli scritti della maturità agli istituti solo con alcuni clic del mouse, non comporterebbe inoltre solo vantaggi pratici. Ma "è soprattutto un fatto culturale", ha aggiunto il ministro, "e noi dobbiamo avere fiducia in un paese che diventa più moderno, in un paese che si allinea con gli standard europei. E iniziamo proprio dalla scuola" perché "è il centro della democrazia del paese, è il centro dell'innovazione. E gli studenti ci chiedono questo", ha concluso Profumo.

Staremo ora a vedere quale è stato e sarà il “prezzo” da pagare per l’introduzione del nuovo sistema digitale on line, sottoforma di problemi tecnici, ritardi e disservizi. Nel caso fossero oltre una certa soglia, la domanda sorge spontanea: non era il caso di iniziare con il nuovo sistema solo in via sperimentale?