Profumo: la P.A. ha al suo interno
di P.A. La Tecnica della Scuola, 16.6.2012 “Il vero investimento è sulla scuola, perchè è un cambiamento più culturale che tecnologico e sbaglieremmo se pensassimo che tutto sia risolvibile con la tecnologia”: così il ministro Profumo sul decreto Digitalia, al programma di tecnologia di Radio 24. ''La pubblica amministrazione potrà essere un driver del cambiamento radicale del Paese, un cambiamento prima di tutto culturale a partire dalle scuole, non tanto tecnologico''. ''Oggi -ha aggiunto- abbiamo una grande opportunità di ripensare il modo di gestire lo Stato perchè lo Stato è il vero driver di questa operazione. Pur in un momento di risorse ridotte una ingegnerizzazione di queste risolse può avviare il processo. Il vero investimento è sulla scuola, perchè è un cambiamento più culturale che tecnologico e sbaglieremmo se pensassimo che tutto sia risolvibile con la tecnologia. La PA ha al suo interno due elementi centrali, la scuola e i servizi ai cittadini. La grande rivoluzione sarà quella che il cittadino non andrà più al servizio ma sarà il servizio ad andare al cittadino. E' chiaro che è un processo culturale ed ecco il tema scuola. Gli studenti che in Italia sono circa dieci milioni, oltre ad essere gli attori in primis di una generazione che è stata alfabetizzata dal punto di vista digitale, sono i migliori ambasciatori rispetto a una comunità delle loro famiglie e possono trasferire questa cultura. Inoltre gli studenti possono avviare progetti in classe come ad esempio il progetto 'insegnare ai nonni' o alle persone più anziane''. Per quanto riguarda le risorse disponibili, il ministro Profumo ha concluso: ''Nella PA è necessario inserire nuovi profili che non sono quelli tradizionali ma statisti, matematici, fisici, ingeneri e un po' meno giuristi. E' sempre un problema culturale''. Mancano, aggiungiamo noi, nella sua lista gli artisti, i poeti, gli scrittori e gli insegnanti. |