Sostegno e disabili: resta squilibrato Tuttoscuola, 17.1.2012 Gli alunni con disabilità iscritti nella scuola statale sfiorano le 200 mila unità, mentre i docenti di sostegno sono circa 98 mila, per un rapporto medio nazionale di due alunni disabili per ogni docente di sostegno, come prevede la legge. Per quel rapporto di un docente ogni due alunni disabili la legge ha previsto, a cominciare dal 2008-09, opportune compensazioni tra province diverse ed in modo da non superare un rapporto medio nazionale di un insegnante ogni due alunni diversamente abili, in quanto esistevano a quella data rapporti molto differenziati sul territorio. Va considerato che un rapporto ridotto vuole dire un maggior numero di docenti di sostegno e, quindi, una condizione di maggior qualità del servizio. Invece un rapporto elevato vuole dire il contrario: minor tempo di sostegno agli alunni disabili, minore qualità del servizio, minore equità. Al quarto anno di attuazione di quelle norma come stanno i rapporti sui territori? Ebbene, in questo anno scolastico vi sono ancora situazioni regionali estreme che dimostrano come l’obiettivo del rapporto di due alunni per ogni docente di sostegno sia praticamente ignorato o, comunque, ben lontano dall’essere conseguito. Hanno tuttora un rapporto molto favorevole, molto al di sotto della media nazionale di 2 alunni per docente, la Basilicata (1,59), la Calabria (1,65), la Sardegna (1,71), la Campania (1,72), il Molise (1,71), la Sicilia (1,80). Hanno invece un rapporto poco favorevole e al di sopra della media nazionale il Lazio e la Lombardia (2,45), l’Abruzzo (2,27), il Veneto (2,26), le Marche (2,20). Il ministro Profumo può contribuire a ridurre decisamente quella forbice troppo sperequata, intervenendo nella gestione degli organici di diritto e di fatto. |