Istat: "È il ritardo mentale
la disabilità più diffusa a scuola"

È quanto rivela l'indagine sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità nell'anno scolastico 2010/11. Le disabilità motorie riguardano invece il 13,9% per la scuola primaria e il 10,4% per la scuola secondaria di primo grado

  Il Redattore Sociale, 12.1.2012

ROMA. Le disabilità più diffuse nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non, riguardano il ritardo mentale, a cui seguono i disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione. È questo il quadro fornito dall’Istat nella sua nota sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali, nell’anno scolastico 2010/11. La tipologia di problema più frequente, spiega l’Istat, è quella legata al ritardo mentale che riguarda in media, per entrambi gli ordini scolastici, più del 40% della popolazione con disabilità. Nella scuola primaria tale problema è seguito dai disturbi per l’attenzione, da quelli del linguaggio e dai disturbi dell’apprendimento, che riguardano rispettivamente il 26,5%, 24,6% e il 22,6% degli alunni con disabilità. Nella scuola secondaria di primo grado, dopo i disturbi mentali, i problemi più frequenti sono legati ai disturbi dell’apprendimento, a quelli dell’attenzione e ai disturbi affettivi relazionali che colpiscono, rispettivamente, il 26,9%, 22,1% e 18,6% degli alunni con disabilità. Le disabilità motorie riguardano invece il 13,9% per la scuola primaria e il 10,4% per la scuola secondaria di primo grado. La cecità lo 0,9% in entrambi gli ordini scolastici, così come l’ipovisione che è circa il 3,6% in entrambe, e sordità e ipoacusia (1,1% e 1,4% la prima, e 3,4% e 3,5% la seconda).

Nelle regioni del Mezzogiorno si riscontra una maggiore complessità nell’analisi del numero e delle tipologie di problemi della popolazione studentesca con disabilità dove nel 34,6% degli alunni con disabilità della scuola primaria si rileva la compresenza di almeno tre problemi. Un dato che scende al Centro-Nord rispettivamente a 24,7% e 23,9%. Differenze territoriali che permangono anche nella scuola secondaria di primo grado: nel Mezzogiorno si riscontra il 28,6% degli alunni con almeno tre problemi, mentre nelle restanti ripartizioni geografiche il dato è di poco superiore al 20%. Secondo l’Istat, inoltre, la maggioranza degli alunni ha una certificazione in base alla Legge 104 del 1992, anche se circa il 13% degli alunni con disabilità non ha alcuna certificazione. Nella scuola primaria, inoltre, il 69,7% degli alunni ha solo la certificazione di disabilità e il 14,8% ha sia la certificazione di disabilità sia quella d’invalidità. La percentuale più alta d i alunni con disabilità in possesso di almeno una delle certificazioni si riscontra nelle regioni del Nord. Il maggior numero di alunni con disabilità senza certificazione, invece, è al Centro con una percentuale pari al 23,8%. Nella scuola secondaria di primo grado è sempre il Nord ad avere un maggior numero di alunni con almeno una certificazione, mentre il Centro si conferma il territorio che fa registrare una percentuale maggiore di alunni senza certificazione.