scuola
La pagella dei presidi
“Aumenti solo ai migliori”
Scuola, l´esame ai presidi “Aumenti di stipendio
solo a quelli più bravi”
Al via la sperimentazione su 300 istituti"
Salvo Intravaia la Repubblica,
26.1.2012
ROMA -
Pagelle ai presidi e stipendio in base al merito. È la strada
annunciata ai sindacati dai tecnici del ministero dell´Istruzione.
Si inizia con una sperimentazione su 300 scuole medie e superiori,
che presto potrebbe essere estesa alle 10 mila scuole italiane. Il
progetto di valutazione delle scuole verrà infatti modificato
inserendo la performance dei dirigenti scolastici.
Una vera novità per il
sistema scolastico nazionale, che vede i sindacati d´accordo. «La
sperimentazione, se ben condotta – commenta Francesco Scrima, della
Cisl scuola – è sempre di aiuto alla crescita di una comunità
professionale, come nel caso del progetto VALeS, che vede coinvolti
tutti i soggetti che operano nella scuola: dai dirigenti al
personale Ata». «Sperimentare prima di individuare un sistema
efficace per definire una quota di retribuzione in base ai
risultati, è la via giusta», aggiunge Massimo di Menna, della Uil
scuola. Lo scopo è quello valutare l´intero sistema di istruzione,
agganciando la retribuzione e la carriera dei dirigenti scolastici
al merito. Pur essendo prevista da un decennio, infatti, la
cosiddetta “retribuzione di risultato” – legata alla bravura del
capo d´istituto – è rimasta solo sulla carta.
Attualmente, i dirigenti scolastici percepiscono uno stipendio medio
lordo mensile variabile fra i 4 mila e 500 e i 5.000 euro, il 20/25
per cento dei quali legati alla complessità della scuola: numero di
plessi, popolazione scolastica, ordini di istruzione presenti, ecc.
Cosicché, in questi anni, si è assistito alla corsa verso le scuole
più “complesse”, senza nessun riferimento al reale merito del
dirigente scolastico. Il progetto VALeS intende colmare questa
lacuna. Per ogni scuola coinvolta sarà predisposto un Rapporto di
valutazione che conterrà gli esiti dei test Invalsi, i dati di
contesto (territoriali, del personale e degli alunni) e gli esiti
dei questionari dei tre valutatori esterni, reclutati tra gli
ispettori, gli ex presidi in pensione e i docenti universitari
esperti in valutazione.
Verranno poi individuati i punti di forza e quelli critici della
singola scuola e, quindi, predisposto un Piano di miglioramento con
obiettivi precisi da raggiungere. Infine, al termine del triennio si
procederà alla valutazione dei risultati. L´operato del preside
verrà valutato annualmente in base a sei indicatori da definire:
direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane;
organizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali;
promozione della qualità dei processi interni alla comunità
professionale; sviluppo delle innovazioni; attenzione alle famiglie
ed alla comunità sociale; collaborazione con i soggetti
istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economici del
territorio. Insomma, se vorrà una retribuzione più alta, in futuro,
il dirigente scolastico dovrà rimboccarsi le maniche.