Un bambino su cinque è "disturbato", dal blog di Giorgio Israel, 7.1.2012
Non bastava l'alta propensione ad abortire né il freno della
recessione economica. La bassa propensione a far figli scenderà al
minimo quando ci si renderà conto che in Italia la probabilità di
generare un bambino "disturbato" è circa del 20%. Quando fu varata
la legge sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) avevamo
previsto il peggio, poiché gli "esperti" stimavano tra il 3% e il 5%
i DSA (dislessici, discalculici, disgrafici e disortografici), cui
occorreva aggiungere un altro 3% di bambini ADHD (Attention Deficit
Hyperactivity Disorder, la sindrome del bambino agitato e
disattento). Avevamo previsto una medicalizzazione di massa della
scuola, suscitando lo sdegno degli specialisti del settore che ci
additarono come infami nemici dei disabili. L'andazzo è al tal punto preoccupante che il direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco, ha invitato ad andarci piano ricordando che le linee guida del Ministero indicano una percentuale di DSA del 3% e non del 15% e ammonendo che le diagnosi vanno fatte non oltre la seconda elementare non esistendo casi di dislessia improvvisa a 10 o 14 anni. Castelbianco ha aggiunto che l'aumento "vertiginoso" di casi di DSA "non è veritiero" e che "si tratta di un'ondata di medicalizzazione che investe tutti quei bambini i cui comportamenti si mostrano non inquadrati in un modello prestabilito" e che presentano solo comuni difficoltà scolastiche o sono considerati Adhd "solo perché troppo agitati, quando invece potrebbero essere depressi o presentare disturbi di condotta". A tutti costoro “viene così precluso un percorso di apprendimento vero". Aggiungiamo noi che questo appiattimento, con il conseguente sperpero di risorse, colpisce soprattutto i disabili veri, le cui famiglie e associazioni dovrebbero per prime sollevarsi contro questo scandalo nazionale. L'altra conseguenza pazzesca sono le spese enormi per l'acquisto di strumenti compensativi – computer, calcolatrici – e per l'impegno del Servizio Sanitario Nazionale; per non dire delle cure private che ingrassano psicologi furbacchioni e del fatto che la legge prevede orari di lavoro flessibili per l'esercito crescente delle famiglie dei "disturbati". Tuttavia, mentre il governo stringe i cordoni sulla formazione dei nuovi insegnanti in nome del rigore finanziario, apre generosamente i cordoni della borsa finanziando master per l'aggiornamento di dirigenti e insegnanti alla "didattica dei DSA", che prevedono ben 100 partecipanti a master. Mentre la legge era in corso di approvazione parlai con alcuni parlamentari che la definirono senza mezzi termini una follia e una voragine per le casse statali. Ma quando fu approvata l'imperio del politicamente corretto si impose: non vi fu chi non la definì una straordinaria conquista di civiltà. Oggi, quella "conquista di civiltà" sta trasformando la scuola in un gigantesco ospedale, l'insegnamento in una terapia; e, soprattutto, sempre più i bambini in una malattia che, dal concepimento in poi, grava sulla società come una cupa minaccia. Il governo dei tecnici farà finta di niente o penserà di turare il buco di bilancio con un'imposta scolastica, la IBD, Imposta Bambini Disturbati? |