Italia fanalino di coda in Europa Tuttoscuola, 25.1.2012 La laurea sembra proprio non essere un titolo di studio ambito dagli italiani o, quanto meno, non lo è come, invece, succede negli altri Paesi dell’Unione. In “Noi Italia 2012”, la rassegna delle cento statistiche predisposte dall’Istat, che consente di conoscere il nostro Paese e di confrontarlo con gli altri Paesi dell’UE, il raffronto sulla percentuale dei 30-34enni in possesso di titolo di studio universitario nel 2010 ci vede quasi ultimi (siamo seguiti soltanto dal Malta e Romania) con il 19,8% di laureati (quasi un giovane su cinque) contro la media europea del 33,6% (un giovane europeo ogni tre). Il gap è notevole: quasi 14 punti in percentuale di distanza dell’Italia dall’Europa. Dalla rilevazione Istat risulta che per quanto riguarda questi giovani 30-34enni, l’Irlanda con quasi il 50% risulta la più laureata dell’Unione. I laureati dei Paesi nordici sono oltre il 45%, mentre in Francia e nel Regno Unito viaggiano sopra il 43%; in Spagna sono al 40,6%, in Germania quasi al 30%. In tutti i Paesi dell’Unione, Italia compresa, è netta la prevalenza delle donne laureate rispetto ai coetanei maschi: 37,2% contro il 30% per una media generale dei Paesi dell’UE pari al 33,6%. In alcuni Paesi la differenza, a favore delle donne laureate, supera i 15 punti in percentuale; in Italia il divario sfiora i 9 punti: 24,2% di laureate donne e 15,5% di laureati uomini. Soltanto in Germania i maschi laureati prevalgono sulle donne con un 29,9% a 29,7%.
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