Dati on line al servizio degli 007. Le informazioni su didattica e prof utili anche agli ispettori ItaliaOggi, 10.1.2012 Ad uso di genitori e tagliatori di teste. Partito il conto alla rovescia che porterà, il 12 gennaio prossimo, le scuole a pubblicare tutti i dati su didattica, strutture e docenti. Da una parte la necessità di mettere ordine alla massa informe di dati pubblicati dalle scuole, in modo che le famiglie possano confrontarli e orientarsi nella scelta dell'istituto in cui iscrivere i figli, dall'altra un modo per avviare veramente quella valutazione del servizio scolastico che ha bisogno di consegnare ai valutatori dati comparabili e comprensibili per dare le pagelle alle singole istituzioni. Il 12 gennaio sul sito web del miur andrà in linea «Scuola in chiaro» che metterà a disposizione degli utenti le informazioni relative a tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado. E lo farà, fanno sapere dal ministero, in modo organico. Il miur rilascerà schede sintetiche contenenti informazioni sui docenti, le classi, sulle strutture e infrastrutture scolastiche (aule speciali, laboratori, palestre, numero di computer, lavagne interattive multimediali ecc.). Si tratta dell'espansione del servizio noto come «cerca scuola», che presenta schede con dati sintetici circa l'ubicazione delle scuole nel territorio. Ma qui si tratta di andare oltre al dato sulla prossimità della scuola all'abitazione, entrando, per così dire nel vivo dell'autonomia scolastica. Il ministero, infatti, sarà impegnato nei prossimi giorni nella sensibilizzazione dei 10 mila istituti scolastici per la pubblicazione delle informazioni riguardanti il Piano dell'offerta formativa, oltre a quelli sugli esiti delle prove di italiano e matematica del sistema nazionale di valutazione, ma anche sulle assenze degli alunni e sulla dispersione. L'obiettivo intanto è quello di fornire alle famiglie informazioni utili alla scelta della scuola per i figli, anche in vista delle prossime iscrizioni che quest'anno scadono il 20 febbraio e che potranno essere effettuate on line. La ricerca attraverso l'accesso ai siti web delle scuole, infatti, non sempre consente di reperire tutte le informazioni che servono. Il quadro si presenta frammentato e disomogeneo tra servizi spesso realizzati con soluzioni casarecce. Lo standard del ministero consentirà invece di accedere in modo più immediato.Certo è, si chiedono dalle scuole, se il rischio non sia quello che a doversi sobbarcare delle aumentate richieste di servizio non siano però solo le segreterie, falcidiate con gli ultimi tagli al personale. Grazie allo standard fornito dal progetto si potrà intervenire sulla valutazione delle scuole nel loro confrontarsi con alcune dimensioni fondamentali del servizio. Sapere come si muovono le scuole con l'orientamento, l'integrazione, il potenziamento e il recupero delle competenze di apprendimento sarà essenziale tra l'altro per la valutazione della performance della riforma Brunetta, che già conteneva l'operazione trasparenza con la pubblicazione dei curriculum e dei Cud dei dirigenti scolastici, e nella cui scia si inserisce «la scuola in chiaro». Sulla base dei dati forniti anche attraverso questo strumento, quelli del sistema nazionale di valutazione sulle competenze di italiano e matematica degli studenti e le visite ispettive dei nuovi nuclei di valutazione, la scuola italiana potrà contare su un sistema di dati e informazioni utili ai valutatori per elaborare quelli che il capo dipartimento dell'istruzione Giovanni Biondi, il 7 dicembre scorso, durante il convegno di Roma sulla valutazione delle scuole, richiamava quali i prossimi «rapporti sulla scuola» da cui scaturiranno i piani di miglioramento per quegli istituti che, con l'assistenza di Indire e Invalsi, dovranno adeguare la propria performance al livello delle scuole migliori. |