Profumo: Allarme per la dispersione
scolastica, anche in nuove aree

 Tuttoscuola, 10.1.2012

Sul tema dell'istruzione, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, nell'audizione odierna, lancia l’allarme per il tema della dispersione scolastica, che si sta allargando anche in alcune aree che non sono quelle classiche della dispersione, come i sobborghi delle grandi città, ad esempio.

Successivamente, il ministro snocciola qualche dato: in Italia ci sono 64 milioni di metri quadri di scuole, edificati quasi tutti prima degli anni ’80, per otto milioni di studenti, vale a dire 8 metri quadri per studente, un terzo in più della media europea.

La cosa però non deve rallegrare, perché gli edifici sono vecchi (in commissione si ricordano i famosi polli di Trilussa) e perlopiù di classe energetica G , cosa che fa perdere milioni di risorse ogni anno. Dal 2020 le scuole dovranno andare in classe A, quindi occorre una reingegnerizzazione delle risorse, che consentirebbe anche di aprire per il Paese prospettive di grande interesse

Il ministro si schiera per il rilancio e lo sviluppo dell’autonomia della scuola, che però viene ridefinita come “autonomia responsabile”, che è stata anche la strada vincente della responsabilizzazione delle università negli ultimi anni.

All’autonomia responsabile deve corrispondere una differente governance, che si basi sulla definizione dei curricula e sulla professionalizzazione dei docenti.

Altri elementi centrali per il ministro sono il recupero delle aree scolastiche complesse, l’interazione tra scuola e lavoro, che deve essere maggiore, la promozione del merito e la buona qualità (il ministro dichiara di amare la parola “buona qualità”, piuttosto che “eccellenza”) della scuola.

Il ministro promette anche un interesse per lo stato della scuola paritaria e per il tema dell’innovazione nella scuola.