Osservazioni sul ripristinato
Osservatorio sull’handicap
di Vito Piazza
ScuolaOggi 16.1.2012
L’Osservatorio permanente sull’handicap è tornato. Lo sanno solo in
pochi. In pochissimi credo. Solo gli interessati in modo diretto.
Chi scrive l’ha saputo dalla Fish, un’associazione che si è sempre
battuta per l’integrazione.
Perché questa ricomparsa nel silenzio più
totale?
Ci sono molti motivi. Ne vorremmo fare una lista della massaia. Il
primo motivo è ovvio e alla portata di tutti. Mentre la Moratti
aveva dovuto istituire con apposito decreto il “nuovo” osservatorio,
la Gelmini non sapeva che la nostra scuola era l’unica al mondo ad
avere nelle sue classi comuni anche gli alunni portatori di
handicap.
Perciò il suo ministero non ha fatto nessun
intervento. Gli insegnanti di sostegno?
Sono troppi. Tagliamo. Ma che fanno? E a chi importa? A me interessa
l’eccellenza.
Mica possono darmela gli “ammalati”. Prima di lei come una meteora
c’era stato Fioroni. Aveva reistituito l’Osservatorio. Coordinatore
di un organismo- l’unico- che assomiglia all’Inghilterra in cui gli
ispettori sono ispettori di sua maestà e non soggetti alla
volubilità dei vari Governi- venne nominato un ispettore che nel
frattempo era passato docente universitario. Esperienza di handicap?
Nessuna. Poi le solite nomine “politiche”, se si eccettuano dei nomi
eccellenti. E’ uno dei motivi per cui la sinistra ha perso,
rispolverando il vecchio manuale Cencelli. Nessuno si accorse che
c’era un osservatorio permanente e nazionale. Del resto, la grande
Milano, quella sempre col cuore in mano, non ha mai avuto un Accordo
di Programma, ma solo un risibile protocollo d’Intesa. Quante volte
si è riunito il GLH? E il GLIP? E chi ne faceva parte?
Altro motivo: dato che l’azione dell’Osservatorio non arrivava e non
relazionava in modo adeguato e sincero( va tutto bene, mentre
ciascun sa che a Milano-tanto per fare un esempio- mancavano fino a
due anni fa 3500 insegnanti con la specializzazione, mentre tutti
lamentano una mancanza di preparazione degli insegnanti di sostegno
e tanto altro ancora) tanto vale non spendere soldi inutili per i
membri che arrivavano da ogni parte d’Italia.
Altro motivo?
L’inutilità. Buoni propositi. Ma la strada dell’inferno è lastricata
di buoni propositi.
Inutilità. Ma solo due si sono dimessi, Dario Ianes e Tillo Nocera.
Gli altri hanno continuato finchè glielo permesso inconsapevoli che
l’inutilità in questa campo equivale all’omissione, il peggiore dei
peccati. E vengono in mente certi sindacalisti d’antan( non so se le
cose siano migliorate, non frequeno più cattive compagnie) che non
ebbero mai a darsi delle colpe, il loro locus of control era
esterno: le strutture, la contigenza attuale, la mancanza di tempo…
Ma se ci siete stati sempre voi nei posti di comando? I nomi sono
noti, c’era chi da sindacalista dell’edilizia passava alla scuola….
E’ passata la voglia… di continuare a registrare e ricordare
sconfitte.
Ma ad una cosa credo che abbiamo diritto, in particolare noi che la
scuola l’abbiamo sempre seguita sul campo: la trasparenza.
Chi ha fatto parte dell’Osservatorio lo confessi. Si giustifichi.
E, per favore, non fateci leggere che i membri dell’Osservatorio
sono stati già convocati. E’ una loggia massonica segreta?
Si può conoscere il loro curriculum?
La legge parla di “esperti”. Ed esperto è chi ha avuto esperienza.
Sul campo. Non nei polverosi antri ministeriali né dal basso delle
cattedre universitarie.
Perché chiediamo ciò per l?osservatorio?
Voi vi fareste operare al cuore da un primario cardiologo nominato
per motivi politici?
Basta scherzare con i disabili. E per favore: nomi e cognomi. Ed
esperienza.