Non paghi il contributo, ti boccio...
Oggi scade il termine per iscriversi a scuola,
ma pagare il contributo scolastico
non è obbligatorio come ti fanno credere. Scopri perché...
Daniele da
Skuola.net, 20.2.2012
Oggi scade il
termine per iscriversi alle scuole, e molti di voi avranno
sicuramente pagato il famoso
contributo scolastico: si
riconosce dalle tasse
erariali perché
si versa direttamente nelle casse della scuola. Forse
non tutti sanno che il contributo è volontario,
come indicato chiaramente anche nelle pagine
del sito ministeriale.
SE NON PAGHI TI BOCCIO -
Forse non lo sanno nemmeno al Fazzini
Mercantini (NA),
dove in una circolare si dice che "la
mancata presentazione entro il detto termine del 20.02.2012 di
quanto sopra richiesto sarà considerata un’infrazione
disciplinare a
tutti gli effetti, con
ripercussioni sulla valutazione del comportamento e
quindi, sulla media dei voti e sull’ammissione
alla classe successiva".
Una minaccia bella e buona, che tradotta in termini spiccioli vuol
dire: se non paghi il contributo ti abbasso il voto in condotta e
posso bocciarti.
ALBERGHIERO COME L'UNIVERSITA'-
Alle volte queste cifre non sono proprio popolari: all’IPSAR
Tor Carbone di
Roma si arriva a pagare 240 euro, che diventano 300 euro per i
ripetenti! Tuttavia non è il solo istituto alberghiero a costare
quasi quanto una retta universitaria: allo Stringher di
Udine chiedono ben 250 euro, nei quali non sono nemmeno comprese le
divise, che si pagano a parte e costano altri 160 euro.
NON SIETE SOLI -
Sono tantissime le segnalazioni di questo tipo giunte a Skuola.net
in questi ultimi mesi. Cosa fare allora se la scuola non solo non ti
dice chiaramente che i contributi sono volontari ma rifiuta anche di
iscriverti se non li paghi? Molto semplice:
a) Inviare
una segnalazione a Skuola.net,
che provvederà poi a girarla al Ministero della Pubblica Istruzione.
Il Ministero, infatti, provvederà a segnalare la scuola in questione
agli uffici competenti.
b) Scrivere una
lettera al dirigente scolastico per spiegare che volete pagare solo
la parte obbligatoria del contributo, cioè quella relativa ai
rimborsi spese (clicca
qui per
scaricare un fac-simile).
c) Se la
situazione non si risolve, Skuola.net provvederà a segnalare il caso
anche alle associazioni dei consumatori che, come Federconsumatori e Adusbef,
si sono offerte di dare assistenza legale alle famiglie.
PAGARE O NON PAGARE? -
Di sicuro, quanto detto sopra vale soprattutto per chi ha problemi
economici oppure, per principio, non vuole sottostare a ricatti da
parte delle scuole. Il consiglio generale è quello di pagare, se ne
ha la possibilità, perché sono tutti soldi destinati comunque a
realizzare qualcosa di utile nella scuola. Il contributo è
detraibile dalle tasse, però a due condizioni:
a) che il
versamento sia fatto da chi presenta la dichiarazione dei redditi.
b) che nella
causale sia riportata la dicitura “erogazione liberale” specificando
almeno una delle seguenti motivazioni, “per l’innovazione
tecnologica”, “per l’ampliamento dell’offerta formativa” o “per
l’edilizia scolastica”.
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