Se questi sono uomini di scuola . . . Lucio Ficara, 5.2.2012. Leggo troppo spesso articoli , su siti che si occupano di scuola o se ne dovrebbero occupare, che descrivono , inopinatamente , le cause del degrado della scuola italiana e propongono soluzioni draconiane per il buon funzionamento delle nostre istituzioni scolastiche. Gli autori di questi articoli sono dirigenti scolastici che per le sciocchezze che scrivono , devo purtroppo constatare, che di scuola non capiscono proprio niente. Affermare che la scuola non funziona a causa del pullulare di docenti ignoranti e fannulloni, oppure scrivere che l’art.6 del CCNL scuola è stato abrogato, non solo, sono falsità riscontrabili oggettivamente, ma è anche pura demagogia, di chi vuol scaricare sugli altri le proprie responsabilità di manager mancato. Comprendo la frustrazione di molti dirigenti scolastici, che pur avendo un enorme potere assegnato dalle norme attuali, non riescono ad ottenere risultati di efficienza. Consiglio cautela e attenzione nello scrivere certe cose. Questi dirigenti scolastici , temendo di essere facilmente individuati come colpevoli del mal funzionamento della propria istituzione e del relativo insuccesso scolastico dei propri studenti, incominciano una pietosa e spregevole caccia alle streghe. Ecco che il dirigente potente, ma incapace, scarica la colpa dei fallimenti della “scuola-azienda” sulle rappresentanze sindacali, ree di rallentare o frenare, attraverso una democratica contrattazione del fondo d’istituto, le prerogative decisionali del super DS. Fa veramente pena sentire dire da un dirigente scolastico, che la scuola dell’autonomia sta fallendo, a causa della solita vecchia e dannata politica sindacale, atta ad impedire qualsiasi riconoscimento meritocratico ed a mantenere una forma di egualitarismo mortificante per alcuni e gradita per altri, ma dannosa per la scuola. Chi afferma queste cose è un dirigente scolastico che scrive in un suo pezzo, il termine “ugualitarismo”, piuttosto che egualitarismo, come si evince dal suo articolo postato il giorno 01-02-2012 alle ore 18.34 sul sito Aetnanet, forse questo signore DS, dovrebbe spiegare, come è possibile fare carriera fino a dirigere una scuola, senza saper scrivere decentemente in lingua italiana, piuttosto che lanciarsi in avventurose ed opinabili ipotesi di natura politico- sindacali. Sono profondamente indignato e contrariato per la linea politico-sindacale che ha preso il sito Aetnanet dopo le dimissioni del Prof.Almirante e se questi sono gli uomini di scuola………………, che avrebbero deciso il cambio di linea editoriale di un sito che si andava caratterizzando per equilibrio delle varie opinioni, per libertà di pensiero e per la capacità di uscire dal provincialismo catanese per confrontarsi su scala Nazionale, allora io non contribuirò più a scrivere per quella testata, ma continuerò sempre, ad esprimere in altri spazi liberi, le mie idee democratiche e sindacali, che combattono, l’indolenza, l’ignoranza, l’arroganza e la miseria culturale. |