Ma Profumo lo sa? Tuttoscuola, 6.2.2012 Sulla stampa vicina all’area politica rappresentata dal Pd, soprattutto nelle versioni online, che consentono di interagire col pubblico, compaiono con crescente frequenza interventi che manifestano disagio se non contrarietà verso gli orientamenti assunti dal ministro Profumo sui principali problemi di politica scolastica (riforme della scuola e dell’università, valorizzazione del merito, dimensionamento delle scuole…), ma soprattutto sulla questione dei tagli di organico e del precariato. “Il ministro Profumo farebbe bene a confrontarsi con la realtà prima di lanciare idee apparentemente meravigliose”, si legge in un articolo pubblicato sull’Unità online, perché “proporre di fare un nuovo concorso per reclutare docenti cozza con una situazione del personale che consiglierebbe tutt’altro”. Segue un quadro degli oltre diecimila docenti tra scuola primaria, medie e superiori che nell’anno scolastico 2012-2013 risulteranno in esubero. Ma, prosegue l’articolo, “la riforma a regime, l’aumento dell’età pensionabile in vigore dal primo gennaio di quest’anno, gli accorpamenti di scuole in corso faranno aumentare questa cifra. La sofferenza principale è al Sud. Il governo lo sa?” A questa domanda rispondono in molti, e prevalgono di gran lunga le risposte negative, fortemente critiche verso il ministro. Ma va detto che più che la linea ‘continuista’ di Profumo rispetto a quella del suo predecessore Gelmini ad entrare nel mirino dei lettori del quotidiano Pd è lo stesso leader del partito, tanto che più d’uno riformula la domanda: “Ma Bersani lo sa?” Insomma, la base del partito, almeno quella che segue i problemi della scuola, sembra giudicare troppo pesante il costo sociale del sostegno che il Pd assicura al governo Monti.
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